Lettera informativa n. 28/14 del  20.02.2013 NG 4-2014

 

 

NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE n. 4-2014

 

1)CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE II, SENTENZA N. 821 DEL 16 GENNAIO 2014

Condominio – Amministratore – Revoca – Prorogatio

In tema di condominio negli edifici, la “prorogatio” dell’amministratore, che si fonda sulla presunzione di conformità alla volontà dei condomini e sull’interesse del condominio alla continuità dell’amministrazione, si applica in ogni caso in cui il condominio rimanga privo dell’opera dell’amministratore e, quindi, non solo nelle ipotesi di scadenza del termine o di dimissioni, ma anche nei casi di revoca o annullamento per illegittimità della delibera di nomina. Ne consegue che l’amministratore condominiale, la cui nomina sia stata dichiarata invalida, continua a esercitare legittimamente i poteri di rappresentanza, anche processuale, dei comproprietari, fino all’avvenuta sostituzione.

 

2)CASSAZIONE PENALE, SEZIONE VI, SENTENZA N. 3501 DEL 23 GENNAIO 2014

Maltrattamenti in famiglia e violenza privata in danno della moglie

Non commette il reato di maltrattamenti in famiglia chi ha, in sole due occasioni, malmenato violentemente la moglie se la coppia vive in un clima di estremo deterioramento del rapporto coniugale: il carattere occasionale degli eventi non può essere inserito in un contesto di vessazioni continue tali da cagionare sofferenze, privazioni e umiliazioni alla vittima.

 

3)CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE VI, SENTENZA N. 1394 DEL 23 GENNAIO 2014

Sinistro stradale – Cid – dichiarazioni confessorie del responsabile del danno

In tema di sinistri stradali, l’eventuale confessione contenuta nel modulo di constatazione amichevole del sinistro sottoscritto dal responsabile del danno proprietario del veicolo assicurato e – come tale – litisconsorte necessario, non ha valore di piena prova nemmeno nei confronti del confitente, ma deve essere liberamente apprezzata dal giudice, in applicazione della regola racchiusa nell’art. 2733 del c.c., comma 3, secondo cui, in caso di litisconsorzio necessario, la capacità probatoria della confessione resa da alcuni soltanto dei litisconsorti è, per l’appunto, affidata alla prudente valutazione del giudice.

 

4)CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE III, SENTENZA N. 1368 DEL 23 GENNAIO 2014

Acquisto di immobile da adibire a casa coniugale – restituzione somme

La donazione di denaro per l’acquisto della casa da adibire a residenza coniugale equivale a una donazione indiretta dell’immobile, per cui il donante non ha un’azione contrattuale per il recupero delle somme corrisposte a tal fine. Il donante può esperire l’azione generale di arricchimento ex art. 2041 del c.c. in assenza di una azione tipica da esercitare.

 

5)CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE III, SENTENZA N. 1361 DEL 23 GENNAIO 2014

Danno esistenziale – danno alla perdita di vita – categoria autonoma

Il giudice è tenuto a liquidare qualunque pregiudizio a prescindere dal nome. Pertanto è risarcibile il danno esistenziale quando provoca uno «sconvolgimento» della vita. Purché provato, qualunque stravolgimento dell’esistenza dà diritto al risarcimento, da  liquidarsi in via equitativa. Esiste il danno da perdita della vita come categoria autonoma del danno non patrimoniale e non annoverabile nel danno tanatologico o morale terminale.

 

6)CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE VI, SENTENZA N. 1464 DEL 24 GENNAIO 2014

Avvocato – contratto di mandato – foro del consumatore

E’ competente il giudice ove ha la residenza l’assistito nella lite per responsabilità professionale dell’avvocato, potendosi riconoscere al cliente la qualità di consumatore, con l’applicazione del relativo Foro.- A nulla rileva che l’interessato sia a sua volta un professionista, laddove il contratto ha per oggetto la soddisfazione di esigenze della vita quotidiana estranee all’esercizio dell’attività economica.

 

7)CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE VI, SENTENZA N. 1468 DEL 24 GENNAIO 2014

Cose in custodia – binari non segnalati – automobilista investito dal treno

La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia, prevista dall’art. 2051 Cc, ha carattere oggettivo, essendo sufficiente, per la sua configurazione, la dimostrazione da parte dell’attore del verificarsi dell’evento dannoso e del suo rapporto di causalità con il bene in custodia, senza che rilevi al riguardo la condotta del custode, posto che funzione della norma è quella di imputare la responsabilità a chi si trova nelle condizioni di controllare i rischi inerenti alla cosa, intendendosi custode chi di fatto ne controlla le modalità d’uso e di conservazione, e non necessariamente il proprietario o chi si trova con essa in relazione diretta, salva la prova, che incombe a carico di tale soggetto, del caso fortuito, inteso nel senso più ampio di fattore idoneo a interrompere il nesso causale e comprensivo del fatto del terzo o dello stesso danneggiato (nella specie, l’automobilista che sosta sui binari e viene investito dal treno non ha diritto al risarcimento dei danni visto che la responsabilità del sinistro è da circoscrivere solamente al suo comportamento imprudente e negligente, per la piena consapevolezza dell’esistenza del passaggio a livello e della pericolosità a stazionarvici).

 

8)CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE III, SENTENZA N. 3636 DEL 27 GENNAIO 2014

Omesso versamento dell’iva – amministratore della società – subentro nelle quote e assunzione della carica – responsabilità

L’acquisto di quote di una società e la assunzione della carica di amministratore presuppongono una verifica della contabilità, dei bilanci e delle ultime dichiarazioni dei redditi. Ove ciò non avvenga, colui che subentra e assume la carica di amministratore si espone alle conseguenze che possono derivare da pregresse inadempienze, come quelle che conseguono all’omesso versamento dell’Iva dovuta sulla base dell’ultima dichiarazione, stante la sua facile rilevabilità dalla contabilità aziendale.

 

 

9)CORTE COSTITUZIONALE, SENTENZA N. 18 DEL 28 GENNAIO 2014

Processo amministrativo – nullità della notificazione del ricorso e mancata costituzione in giudizio del destinatario

La peculiare struttura del giudizio amministrativo è di per sé ostativa all’applicabilità della regola processuale civilistica (art 291 c.p.c.) nel giudizio amministrativo. Atteso che – come reiteratamente, del resto, chiarito dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato (per tutte, Sezione IV, sentenza n. 319 del 2007; Sezione VI, sentenza n. 5816 del 2004) – in detto ultimo giudizio, caratterizzato da brevi termini perentori per la sua introduzione e dall’assenza dell’istituto della contumacia, vige l’opposto principio per cui, ai fini della regolare instaurazione del rapporto processuale, il ricorso deve, entro il prescritto termine di decadenza, essere ritualmente notificato all’amministrazione resistente (ed almeno a un contro interessato)”. Con questo principio la Corte ha dichiarato non fondata la questione della legittimità costituzionale dell’art. 44, comma 4, dell’Allegato 1 (Codice del processo amministrativo), del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104, a tenore del quale «nei casi in cui, sia nulla la notificazione e il destinatario non si costituisca in giudizio, il giudice, se ritiene che l’esito negativo della notificazione dipenda da causa non imputabile al notificante, fissa al ricorrente un termine perentorio per rinnovarla. La rinnovazione impedisce ogni decadenza». La Corte ha escluso l’applicabilità nel processo amministrativo della regola dettata nell’art 291 c.p.c. la quale, in caso di contumacia del convenuto, consente la rinnovazione della notifica nulla della citazione, senza subordinarla alla condizione di non imputabilità al notificante dell’esito negativo della stessa.

 

10)CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE III, SENTENZA N. 1972 DEL 29 GENNAIO 2014

Onorari di avvocato – misura minima – controversia seriale

Vanno liquidati nella misura minima gli onorari di avvocato quando la controversia da responsabilità civile da circolazione stradale è tale da non presentare alcuna difficoltà né teorica né pratica avendo natura seriale.

 

11)CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE II, SENTENZA N. 1943 DEL 29 GENNAIO 2014

Disciplina notaio – discriminazione dell’operato del collega davanti ai clienti

È legittima la sanzione nei confronti del notaio che insistentemente pone in cattiva luce la professionalità del collega, violando il codice deontologico che fa obbligo al notaio di comportarsi, nei rapporti con i colleghi, secondo i principi di correttezza, di collaborazione e di solidarietà, imponendogli di informare il collega, con la dovuta riservatezza, di possibili errori od omissioni nei quali si ritenga che egli sia incorso e preclude di esprimere di fronte al cliente in qualsiasi forma valutazioni critiche sull’operato e sul comportamento dei colleghi.

 

12)CASSAZIONE PENALE, SEZIONE I, SENTENZA N. 4713 DEL 31 GENNAIO 2014

Notifica al difensore d’ufficio – decreto di citazione a giudizio – cartolina postale – sottoscrizione illeggibile – pluralità di possibili destinatari

E’ nulla la notifica al difensore d’ufficio del decreto di citazione a giudizio quando la sottoscrizione apposta sulla cartolina postale è illeggibile ed è disconosciuta dall’avvocato, in considerazione del fatto che nello studio professionale dove l’incombente è stato eseguito operano altri colleghi e la presenza di una pluralità di possibili destinatari impedisce la verifica della regolarità della notificazione, cioè se essa sia andata a buon fine con relativa conoscenza legale dell’atto da parte del destinatario.