Lettera informativa n. 77/13 del  04.05.2013 NG 9-2013

 

 

NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE

 

 

1) CASSAZIONE PENALE, SEZIONE IV, SENTENZA N. 16154 DELL’8 APRILE 2013

(Induzione indebita a dare o promettere utilità – Novella di cui alla legge 190/12)

L’abuso richiesto per la configurazione dei reati di «concussione» e di «induzione indebita» non può essere – almeno come fenomeno immanente e comunque quale dato di designazione – identificato nella «indebita richiesta, rivolta dal pubblico ufficiale al privato, di denaro o altra utilità per evitare conseguenze dannose». Infatti, la «sollecitazione» a dare danaro o altra utilità pur sé espressa con la prospettazione di evitare ogni pregiudizio derivante dalla applicazione della legge, mediante un atto contrario ai doveri d’ufficio o una omissione di un atto del proprio ufficio, ancorché reiterata, integra, di norma, nel caso sia rifiutata, il reato di istigazione alla corruzione punita dall’articolo 322, commi 3 e 4, Cp, e, se accolta, quello di corruzione consumata, punito dall’art. 319 Cp. Mentre, la richiesta di denaro rilevante ai fini della «concussione» o della «induzione» è quella preceduta o accompagnata da uno o più atti che costituiscono estrinsecazione del concreto abuso della qualità o del potere dell’agente pubblico, fermi restando i diversi modelli comportamentali in cui si esprime l’abuso, non rilevanti nel sistema previgente.

 

2) CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE LAVORO, SENTENZA N. 8611 DEL 9 APRILE 2013

(Sicurezza dei luoghi di lavoro – Denuncia di infortunio all’Inail – Valore confessorio)

L’elemento soggettivo della confessione (animus confitendi) si configura come mera volontà e consapevolezza di riconoscere la verità del fatto dichiarato, obiettivamente sfavorevole al dichiarante e favorevole all’altra parte, senza che sia necessaria l’ulteriore consapevolezza di tale obiettiva incidenza e delle conseguenze giuridiche che ne possono derivare. Ne consegue che può attribuirsi valenza di confessione stragiudiziale ex articolo 2735 Cc ad una denuncia di infortunio sul lavoro effettuata ex articolo 53 Dpr 1124/65, nella parte in cui ne descrive, sia pur succintamente, le modalità di accadimento e/o ogni altra circostanza di fatto.

 

3) CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE TERZA, SENTENZA N. 8576 DEL 9 APRILE 2013

(Opposizione ad esecuzione – Moltiplicazione di processi esecutivi – Abuso del processo)

Deve ritenersi che ben possa essere esteso anche al processo esecutivo il principio del divieto di frazionamento del credito originariamente unitario in più parti, ove tanto comporti un’indebita maggiorazione dell’aggravio per il debitore, in quanto non giustificata da particolari esigenze di effettiva tutela del credito, dovendosi infatti osservare come una condotta tendente a far conseguire al creditore più di quanto gli compete, come l’ingiustificato azionamento frazionato del credito in origine unitario recato dal titolo costituisca un’indebita prevaricazione del creditore sulla controparte, sia per l’assoggettamento del debitore ai dispendi originati dall’ingiustificata moltiplicazione dei processi esecutivi, sia per la carenza di causa dell’eventuale locupletazione conseguibile dal creditore, ad esempio per maggiori rimborsi di spese o compensi. Ne consegue che detta condotta costituisce un vero e proprio abuso del processo e legittimi la compensazione del spese del giudizio.

 

4) CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE TERZA, SENTENZA N. 8596 DEL 9 APRILE 2013

(Successione nel processo – Impresa cancellata – Legittimazione dei soci)

L’art. 2495 c.c. prevede che la cancellazione dal registro delle imprese determina l’immediata estinzione della società. Ne consegue che, nei processi in corso, la legittimazione sostanziale e processuale, attiva e passiva, si trasferisce automaticamente ai soci, anche se estranei ai precedenti gradi di giudizio.

 

5) CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE TERZA, SENTENZA N. 8591 DEL 9 APRILE 2013

(Locazione – Diritto di prelazione)

Il diritto di prelazione a favore del conduttore, previsto dall’art. 38, legge n. 392/1978, in caso di trasferimento a titolo oneroso dell’immobile locato, non trova applicazione nel caso in cui l’immobile venga trasferito al coniuge dell’alienante.

 

6) CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE II, SENTENZA N. 8782 DEL 10 APRILE 2013

(Spese condominiali – Soggetto obbligato – Compravendita immobile)

In caso di vendita di una unità immobiliare in condominio, nel quale siano stati deliberati lavori di straordinaria manutenzione sulle parti comuni, qualora venditore e compratore non si siano diversamente accordati in ordine alla ripartizione delle relative spese, è tenuto a sopportarne i costi chi era proprietario dell’immobile al momento della delibera assembleare che abbia disposto l’esecuzione di detti interventi, avendo tale delibera valore costitutivo della relativa obbligazione; ove le spese siano state deliberate antecedentemente alla stipulazione del contratto di vendita, ne risponde il venditore, a nulla rilevando che siano state eseguite successivamente, e l’acquirente ha diritto a rivalersi, nei confronti del medesimo, di quanto pagato al condominio per tali spese, in forza del principio di solidarietà passiva di cui all’art. 63 disp. att. Cc.

 

 7) CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE PRIMA, SENTENZA N. 8932 DEL 12 APRILE 2013

(Fallimento – Termine di un anno dalla cancellazione dal registro delle imprese)

Il termine stabilito nell’art. 10 L. Fall., non opera come un termine di prescrizione o decadenza, ma costituisce un limite oggettivo per la dichiarazione di fallimento, ponendo un preciso limite temporale alla possibilità di dichiarare il fallimento di chi non è più imprenditore. Il dies ad quem del termine annuale ivi previsto è necessariamente quello della pubblicazione della sentenza di fallimento e l’istanza di fallimento tempestivamente presentata dal creditore non può produrre effetti prenotativi, come avviene invece nel processo civile. La semplice presentazione dell’istanza di fallimento non sarebbe, infatti, conoscibile da parte dei terzi che, se ad essa fosse riconosciuto un effetto prenotativo, resterebbero esposti per tutta la durata del procedimento al rischio di contatti con un soggetto fallibile.

 

8) CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE LAVORO, SENTENZA N. 9073 DEL 15 APRILE 2013

(Mancata reintegra – Danno non patrimoniale)

La mancata reintegra in servizio del licenziato è assimilabile all’inattività forzosa del lavoratore per colpa del datore: entrambe le condotte dell’azienda integrano un danno non patrimoniale che fa scattare un risarcimento equitativo nella misura del 20 per cento della retribuzione-base.

 

9) CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE LAVORO, SENTENZA N. 9076 DEL 17 APRILE 2013

(Amministratore di condominio – Versamento dei contributi alla Cassa di appartenenza)

Il Professionista è tenuto a versare alla Cassa di appartenenza i contributi anche sul compenso percepito in qualità di amministratore di condominio e di società. Il prelievo si estende infatti a tutte quelle attività che richiedono le competenze tecniche della categoria. Infatti, il concetto di “esercizio della professione” va interpretato non in senso statico e rigoroso, bensì tenendo conto dell’evoluzione nel mondo contemporaneo (rispetto agli anni a cui risale la normativa di “sistema” dettata per le varie libere professioni) dalle specifiche competenze e dalle cognizioni tecniche libero professionali.

 

10) CASSAZIONE CIVILE, SEZIONI UNITE, SENTENZA N. 9529 DEL 19 APRILE 2013

(Illecito disciplinare – Richiesta compenso all’assistito ammesso al gratuito patrocinio)

Costituisce illecito disciplinare per l’avvocato la condotta costituita dalla richiesta di un compenso all’assistito ammesso al patrocinio a spese dello Stato, laddove la relativa attività risulta comunque propedeutica al giudizio per il quale il cliente ha ottenuto l’ammissione al beneficio.

  

  

A CURA DEL GRUPPO DI LAVORO INFORMATIVE GIURISPRUDENZIALI

(Avv.ti Acciavatti Mirco, Arcieri Mastromattei Antonella, Cannati Giuseppe, Cavallucci Matteo, Cocco Antonietta, De Lellis Bronislava, Di Carlo Giorgio, Di Cesare Giuseppe, Di Luzio Manuela, Di Michele Massimo, Francese Teresa, Giammaria Marco, La Gorga Luca, La Piscopia Vittorio, Massari Colavecchi Luigi Angelo, Mimola Gaetano, Palangio Marina, Panella Piersergio, Pera Anna Maria, Perazzelli Stefano, Pizzuti Gianluca, Renzetti Francesco, Ronzone Nicola, Rossi Giulia)