Lettera informativa n. 75/14 del  15.05.2014 NG 8-2014

 

 

NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE n. 8-2014

 

1) CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA N. 14953 DELL’1 APRILE 2014

Evasione Iva – Crisi di liquidità – Mancata punibilità solo per eventi eccezionali

La crisi di liquidità giustifica il mancato pagamento dell’Iva solo se dipende da un “evento eccezionale e di rilevanti dimensioni”. Infatti, le precarie condizioni economiche – a meno che non siano determinate da eventi eccezionali e di rilevante dimensione – non costituiscono di per sé solo un caso fortuito o di forza maggiore (art. 45 c.p.) come tale idoneo ad escludere la punibilità o quantomeno il dolo del reato di cui all’art. 10-ter d.lgs. 74/2000.

 

2) CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE III, N. 7783 DEL 3 APRILE 2014

Dati personali – Documenti depositati in giudizio – Tutela della riservatezza

L’interesse alla riservatezza dei dati personali deve cedere, a fronte di autentiche esigenze di difesa di altri interessi giuridicamente rilevanti, fra cui quello al corretto e coerente esercizio di diritto di difesa in giudizio, assumendo in ogni caso e a fronte di ogni decisione come criterio direttivo la comparazione tra gli interessi concretamente coinvolti, comparazione a cui deve procedere il giudice di merito, sulla base del suo sereno ed equilibrato apprezzamento.- Ne consegue che nessuna violazione del codice privacy può ascriversi alla parte processuale che deposita in giudizio un documento personale altrui come la busta paga, se ciò serve a smentire le tesi sostenute dalla controparte.

 

3) CORTE COSTITUZIONALE, SENTENZA N. 80 DEL 7 APRILE 2014

Omesso versamento dell’IVA

L’art. 10-ter del d.lgs. n. 74 del 2000 è costituzionalmente illegittimo nella parte in cui, con riferimento ai fatti commessi sino al 17 settembre 2011, punisce l’omesso versamento dell’IVA, dovuta in base alla relativa dichiarazione annuale, per importi non superiori, per ciascun periodo di imposta, ad euro 103.291,38.

 

4) CASSAZIONE CIVILE, SS. UU., SENTENZA N. 8053 DEL 7 APRILE 2014

Ricorso per Cassazione – omesso esame di un fatto storico

Il nuovo testo del n. 5) dell’art. 360 c.p.c. introduce nell’ordinamento un vizio specifico che concerne l’omesso esame di un fatto storico, principale o secondario, la cui esistenza risulti dal testo della sentenza o dagli atti processuali, che abbia costituito oggetto di discussione tra le parti e abbia carattere decisivo (vale a dire che se esaminato avrebbe determinato esiti diversi della controversia). L’omesso esame di elementi istruttori non integra di per sé vizio di omesso esame di un fatto decisivo, se il fatto storico rilevante sia stato comunque preso in considerazione dal giudice, benché la sentenza non abbia dato conto di tutte le risultanze probatorie. Parte ricorrente deve indicare il fatto storico, il cui esame sia stato omesso, il dato – testuale o extratestuale – da cui ne risulti l’esistenza, il come ed il quando tale fatto sia stato oggetto di discussione tra le parti e la decisività del fatto stesso.

 

5) CASSAZIONE CIVILE, SEZ. TRIBUTARIA,SENTENZA N. 8296 DEL 9 APRILE 2014

Ravvedimento operoso – ritardo versamento IVA

Deve essere escluso che il ravvedimento operoso possa essere applicato alle ipotesi di versamento del tributo in ritardo, non solo perché non espressamente previsto ma anche perché il versamento tardivo, quando effettuato nel rispetto delle norme, è proprio una modalità di ravvedimento operoso. Ciò è confermato dal dettato normativo di cui all’art. 17 D.Lgs. n. 497/1997, secondo cui sono irrogate mediante iscrizione a ruolo, senza previa contestazione, le sanzioni per omesso o ritardato pagamento dei tributi, ancorché risultante da liquidazioni eseguite ai sensi degli artt. 36-bis e 36-ter DPR n. 600/1973 (disposizioni su accertamento delle imposte sui redditi) e degli artt. 54-bis e 60 comma 6 DPR n. 633/1972 (disposizioni su imposta sul valore aggiunto).

 

6) CASSAZIONE CIVILE, SS. UU., SENTENZA N. 8510 DELL’11 APRILE 2014

Inadempimento – azione giudiziaria di adempimento – mutamento della domanda

La parte che, ex art. 1453 c.c., comma 2, chieda la risoluzione del contratto per inadempimento nel corso del giudizio dalla stessa promosso per ottenere l’adempimento, può domandare, contestualmente all’esercizio dello ius variandi, oltre alla restituzione della prestazione eseguita, anche il risarcimento dei danni derivanti dalla cessazione degli effetti del regolamento negoziale.

 

7) CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, SENTENZA N. 8756 DEL 15 APRILE 2014

Ramo d’azienda – Trasferimento – Cessione del rapporto di lavoro

E’ illegittima la cessione del contratto di lavoro ed il rapporto deve essere ripristinato con il cedente laddove il trasferimento non riguarda un vero ramo d’azienda, dotato di autonomia funzionale, quando l’entità in parola mostra un valore di immobilizzazioni materiale trascurabile rispetto al peso del personale né risulta dotato di un nucleo dirigente in grado di pianificare e gestire le attività.

 

8) CASSAZIONE PENALE, SEZIONE V, SENTENZA N. 16963 DEL 16 APRILE 2014

Amministratore di fatto – fallimento

Il commercialista che, tramite annotazioni a mano, suggerisce all’imprenditore l’adozione di condotte fraudolenti, può essere considerato il reale ispiratore delle stesse e l’amministratore di fatto della società fallita. Il tenore di tale annotazioni, infatti, se contenenti espressioni inequivocabili quali “distruggere” o “far trovare”, è sufficiente per provare il vero ruolo del professionista, non già come consulente esterno addetto alla redazione dei bilanci e delle dichiarazioni dei redditi, ma come amministratore di fatto della società.

 

9) CASSAZIONE PENALE, SEZIONE V, SENTENZA N. 17060 DEL 17 APRILE 2014

False comunicazioni sociali – Comunicazioni errate per la redazione del bilancio

Commette induzione in false comunicazioni sociali l’imprenditore che fornisce al commercialista dati sbagliati perché dalla redazione del bilancio emerga una liquidità non ufficiale che ritarda l’emersione della crisi aziendale.

 

10) CASSAZIONE CIVILE, SS. UU., SENTENZA N. 8932 DEL 17 APRILE 2014

Sanzione disciplinare – Cancellazione dall’albo – Appropriazione indebita di denaro

E’ passibile della sanzione disciplinare della cancellazione dall’albo l’avvocato che si appropria indebitamente di denaro da destinare ai suoi clienti, familiari di portatori di handicap. Il potere di applicare la sanzione adeguata alla gravità ed alla natura dell’offesa arrecata al prestigio dell’ordine professionale è riservato agli organi disciplinari. Pertanto, la determinazione della sanzione inflitta all’incolpato dal Consiglio Nazionale Forense non è censurabile in sede di legittimità, ove la motivazione sia congrua con riferimento alla “particolare gravità” dei fatti contestati.

 

11) CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE VI, SENTENZA N. 8940 DEL 17 APRILE 2014

Responsabilità medica – Legge c.d. Balduzzi – Responsabilità extracontrattuale

La norma dell’art. 3, comma 1, del D.L. n. 158 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 189 del 2012, quando dispone nel primo inciso che “l’esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve” e, quindi, soggiunge che “in tali casi resta comunque fermo l’obbligo di cui all’articolo 2043 del codice civile”, poiché omette di precisare in che termini si riferisca all’esercente la professione sanitaria e concerne nel suo primo inciso solo la responsabilità penale, comporta che la norma dell’inciso successivo, quando dice che resta comunque fermo l’obbligo di cui all’art. 2043 cc deve essere interpretata, conforme al principio per cui in lege aquilia et levissima culpa venit, nel senso che con detto inciso il legislatore ha inteso esprimere un’opzione a favore di una qualificazione della responsabilità medica necessariamente come responsabilità extracontrattuale.

 

 

 

 

A CURA DEL GRUPPO DI LAVORO INFORMATIVE GIURISPRUDENZIALI 2014

(Avv.ti Arcieri Mastromattei Antonella, Cannati Giuseppe, Cavallucci Matteo, Cocco Antonietta, De Lellis Bronislava, Di Luzio Manuela, Francese Teresa, La Gorga Luca, Massari Colavecchi Luigi Angelo, Mimola Gaetano, Pera Anna Maria, Renzetti Francesco)