Lettera informativa n. 16/19 del 30.01.2019 – NG 2-19

 

NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE n. 2-2019

OTTOBRE 2018 (II)

 

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. UNITE, SENTENZA N. 25936 DEL 16 OTTOBRE 2018

(Danno erariale – Ricercatore universitario – Concomitante svolgimento di attività libero-professionale – Omessa comunicazione all’Ateneo – Occultamento doloso – Prescrizione)

Deve ritenersi legittima la condanna per danno erariale al ricercatore universitario che non comunica all’Ateneo il concomitante svolgimento di attività libero-professionale, potenzialmente incompatibile, configurando detta condotta un occultamento doloso, tale da determinare il differimento del dies a quo della prescrizione, trattandosi di fattispecie rilevante non tanto soggettivamente (in relazione ad una condotta occultatrice del debitore), ma obiettivamente (in relazione all’impossibilità dell’amministrazione di conoscere il danno e quindi di azionario in giudizio ex articolo 2935 Cc).

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. UNITE, ORDINANZA N. 25938 DEL 16 OTTOBRE 2018

(Avvocato – Controversia per il compenso – Prestazioni giudiziali e non svolte in materia tributaria)

Appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario la lite instaurata per il recupero del compenso professionale, vantato dall’avvocato nei confronti del proprio cliente per prestazioni, giudiziali e non, svolte in materia tributaria, senza che sia dato riscontrare alcuna connessione tra il contenzioso volto al recupero del compenso professionale e la controversia di base, laddove il contenzioso volto ad ottenere l’adempimento di un obbligo di natura squisitamente civilistica, nasce da un contratto di prestazione d’opera professionale stipulato tra soggetti privati.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 46953 DEL 16 OTTOBRE 2018

(Evasione Iva – Soglia di punibilità – Al netto degli interessi trimestrali)

Ai sensi dell’art. 1, comma 1, lettera f) del d.lgs n. 74 del 2000 per valutare il superamento della soglia di punibilità di € 250.000,00, per il reato di cui all’art. 10 ter, d.lgs. 74 del 2000, deve tenersi conto solo ed esclusivamente dell’Iva evasa e non anche degli interessi dovuti per il versamento trimestrale.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 46966 DEL 16 OTTOBRE 2018

(Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte – Omologa della separazione – Trasferimento immobile)

Anche con l’omologa della separazione, il trasferimento dell’immobile può essere fittizio e messo in pratica per eludere il fisco; i coniugi, dunque, non si possono appellare alla natura obbligatoria dei trasferimenti immobiliari previsti nell’accordo. Sussiste il sequestro preventivo sulle somme di denaro dell’ex coniuge, indagato per il reato previsto dall’articolo 11 del Dlgs. 74/00.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, ORDINANZA N. 25996 DEL 17 OTTOBRE 2018

(Intermediazione finanziaria – Acquisto titoli fuori sede – Servizio di investimento diverso dal collocamento in senso stretto e di gestione di portafogli – Facoltà di recesso)

Il diritto il diritto di recesso accordato all’investitore dell’articolo, comma 6 Tuf e la previsione di nullità dei contratti in cui quel diritto non sia contemplato, contenuta nel successivo settimo comma, trovano applicazione non soltanto nel caso in cui la vendita fuori sede di strumenti finanziari da parte dell’intermediario sia intervenuta nell’ambito di un servizio di collocamento prestato dall’intermediario medesimo in favore dell’emittente o dell’offerente di tali strumenti, ma anche quando la medesima vendita fuori sede abbia avuto luogo in esecuzione di un servizio d’investimento diverso, ivi compresa l’effettuazione di ordini impartiti dal cliente in esecuzione di un contratto quadro, ove ricorra la stessa esigenza di tutela.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 47117 DEL 17 OTTOBRE 2018

(Omesso versamento di Iva – Prescrizione e metodo di calcolo dei termini – Frodi gravi – Sentenza cd. “Taricco” della Corte di Giustizia dell’Unione europea – Disapplicazione della normativa nazionale)

Non è applicabile al reato di omesso versamento di Iva, in quanto fattispecie strutturalmente non caratterizzata da condotta di frode, l’art. 325 TfUe, come interpretato dalla sentenza C-105/14 cd. “Taricco” della Corte di Giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, secondo il quale nel procedimento penale riguardante “frodi gravi”, vi sarebbe l’obbligo – da rileggersi attualmente con la diversa lente del principio affermato con la sentenza Taricco-bis – di disapplicazione della disciplina della prescrizione prevista dagli articoli 160 e 161 c.p., se ritenuta idonea a pregiudicare gli obblighi imposti a tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 47143 DEL 17 OTTOBRE 2018

(Evasione – Sequestro sui beni dell’amministratore – Insinuazione al passivo)

Legittimo il sequestro sui beni dell’amministratore anche se il fisco si è già insinuato al passivo della società che nel frattempo è fallita. È insufficiente disporre la misura sui conti dell’azienda se il denaro non copre l’intero debito tributario.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, SENTENZA N. 27233 DEL 26 OTTOBRE 2018

(Giudizio di rinvio – Liquidazione delle spese)

Una volta pronunziata sentenza di cassazione con rinvio, il giudice di rinvio procede alla regolamentazione delle spese tenendo conto dell’esito globale del processo e, quando, come nella specie, riformi altresì la sentenza di primo grado, provvede sulle spese dell’intero giudizio, rinnovandone totalmente la delibazione in conseguenza di un apprezzamento necessariamente unitario, dovendosi ribadire che per il divieto di reformatio in pejus, la liquidazione dei compensi per il giudizio di primo grado deve tener conto della liquidazione già operata non potendo scendersi al di sotto di quanto già liquidato dal primo giudice.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, ORDINANZA N. 27250 DEL 26 OTTOBRE 2018

(Comunicazioni – Posta elettronica certificata)

Avuto riguardo alle comunicazioni tramite Pec, la cosiddetta ricevuta di avvenuta consegna (Rac), costituisce il documento idoneo a dimostrare, fino a prova del contrario, che il messaggio informatico è pervenuto nella casella di posta elettronica del destinatario.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, ORDINANZA N. 27363 DEL 29 OTTOBRE 2018

(Mandato terminato – Recupero delle somme anticipate – Facoltà di evocare in giudizio i singoli condomini morosi oppure il condominio)

In tema di somme di denaro anticipate la natura parziaria dell’obbligazione dei condomini non limita la rappresentanza processuale dell’ex amministratore del condominio, il quale può indifferentemente evocare in giudizio i singoli condomini morosi, oppure il Condominio in persona dell’amministratore pro-tempore, conseguendo cosi, in entrambi i casi, un titolo da mettere in esecuzione avverso i singoli condomini perla quota di rispettiva competenza, operando la parziarietà come regola di imputazione interna del debito.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, ORDINANZA N. 27413 DEL 29 OTTOBRE 2018

(Frontalini – Regolamento condominiale – Spese – Ripartizione)

Gli elementi decorativi del balcone di un edificio in condominio svolgendo una funzione di tipo estetico rispetto all’intero edificio inserendosi nel suo prospetto, costituiscono, come tali, parti comuni ai sensi dell’articolo 1117, n. 3, c.c., con la conseguenza che la spesa per la relativa riparazione ricade su tutti i condomini, in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, ORDINANZA N. 27416 DEL 29 OTTOBRE 2018

(Impugnazione di una delibera – Cessazione della materia del contendere – Condanna alle spese – Impugnazione da parte del singolo)

Solo l’amministratore e non il singolo può impugnare la condanna alle spese inflitta al condominio. La legittimazione passiva individuale è esclusa, infatti, in tutte le cause che riguardano l’annullamento delle delibere.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. V, SENTENZA N. 49499 DEL 29 OTTOBRE 2018

(Reati fallimentari – Bancarotta fraudolenta patrimoniale – Terzo extraneus – Comportamento postumo – Rispetto alla condotta dell’intraneus)

Deve ritenersi che un comportamento postumo del terzo extraneus non è idoneo a configurare la fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta patrimoniale commesso dall’intraneus, dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque concomitante a quella distrattiva dell’imprenditore fallito (o dell’amministratore della società fallita).

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, ORDINANZA N. 27442 DEL 30 OTTOBRE 2018

(Interessi convenzionali moratori – Tasso soglia relativo al tipo di operazione – Eccedenza – Nullità del patto)

È nullo il patto col quale si convengano interessi convenzionali moratori che, alla data della stipula, eccedano il tasso soglia di cui all’articolo 2 della legge 108/96, relativo al tipo di operazione cui accede il patto di interessi moratori convenzionali.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, SENTENZA N. 27476 DEL 30 OTTOBRE 2018

(Sentenza annullata in Cassazione – Giudizio di rinvio – Condanna in solido del cliente e dell’avvocato al pagamento delle spese)

In tema di spese di processuali, l’avvocato non può essere condannato in solido con il cliente a pagare le spese del giudizio di rinvio e di Cassazione. Infatti, in assenza di una comunanza di interessi o di atteggiamenti difensivi convergenti, ciascuno risponde per la propria posizione. Ne consegue che al legale può essere imposto di restituire le spese di lite indebitamente percepite nel giudizio annullato mentre la parte da lui assistita è tenuta a versare quanto disposto dal giudice a titolo di condanna.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. TRIBUTARIA, SENTENZA N. 27784 DEL 31 OTTOBRE 2018

(Credito – Rimborso – Carichi pendenti)

Il contribuente ha diritto a essere rimborsato del credito Iva anche se ha carichi pendenti con il fisco. Solo un’inchiesta penale può precludere il beneficio all’imprenditore.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 49789 DEL 31 OTTOBRE 2018

(Non punibilità per particolare tenuità del fatto – Sentenza dibattimentale – Impugnabilità)

E’ impugnabile la sentenza dibattimentale che dichiara la non punibilità del fatto stante la particolare tenuità ai sensi dell’articolo 131 bis c.p. dovendosi evidenziare la sicura annotazione nel certificato giudiziale di tale pronunzia nonché la sua idoneità, secondo i testuali termini di cui all’articolo 651 bis c.p.p., a spiegare effetti preclusivi e definitivi, in ipotesi pregiudizievoli a carico del soggetto interessato, nei giudizi civili ed amministrativi nei quali è dedotta la risarcibilità del danno derivante dal fatto ritenuto non punibile.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. VI, SENTENZA N. 49848 DEL 31 OTTOBRE 2018

(Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice – Coniugi e figli – Atti di disposizione patrimoniale – Conferimento dei beni in trust e fondo patrimoniale – Finalità elusiva di una condanna alla restituzione di una somma)

Devono essere condannati per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice i genitori e i figli laddove i primi hanno conferito i loro beni nel trust e nel fondo patrimoniale, asseritamente per tutelare i secondi ma in realtà per consentire a uno di loro di eludere la condanna giudiziale alla restituzione di una somma di denaro, stante l’idoneità degli atti di disposizione ad azzerare il patrimonio della debitrice per sottrarlo alla pretesa ed all’azione dei creditori, che non avrebbero trovato altra capienza nel patrimonio del debitore ed in considerazione del rilievo attribuito alla componente fraudolenta degli atti compiuti sui propri beni per il ricorso a strumenti giuridici leciti, ma sofisticati, in luogo di più lineari atti di donazione o vendita. Anche sul piano logico deve ritenersi corretta la valutazione dei giudici di appello, dovendosi condannare anche i figli, consapevoli dell’intento fraudolento, stante anche l’essenzialità del ruolo dei destinatari, indispensabile per mantenere i beni all’interno del nucleo familiare.