Lettera informativa n. 110/17 del 27.07.2017 – NG 11-17

 

NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE n. 11-2017

 

 GIUGNO 2017

 

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONI UNITE, ORDINANZA N. 13912 DEL 5 GIUGNO 2017

(Minore con doppia cittadinanza – Affidamento e mantenimento del minore – Residenza abituale – Giurisdizione)

La doppia cittadinanza del minore rende applicabile il principio secondo cui ai fini del riparto della giurisdizione e dell’individuazione della legge applicabile, i provvedimenti in materia di minori devono essere valutati in relazione alla funzione svolta; pertanto quelli che, pur incidendo sulla potestà dei genitori, perseguono una finalità di protezione del minore, rientrano nel campo di applicazione della legge 31 maggio 1995, n. 218 (articolo 42), il quale rinvia alla Convenzione de L’Aja del 5 ottobre 1961. Nel caso di minore con doppia cittadinanza non si può applicare l’articolo 4 della convenzione che stabilisce la prevalenza delle misure adottate dal giudice dello Stato di cui il minore è cittadino su quelle adottate nel luogo di residenza abituale.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE LAVORO, SENTENZA N. 14313 DELl’8 GIUGNO 2017

(Condizioni di lavoro – Surmenage psichico e fisico – Dipendente morto per infarto acuto del miocardio – Danno non patrimoniale da perdita parentale ai congiunti superstiti)

Deve essere annullata con rinvio la sentenza di merito che, dopo la morte del dipendente pubblico per infarto acuto del miocardio, esclude il danno non patrimoniale da perdita parentale ai congiunti superstiti, pur riconoscendo le cause di servizio alla patologia letale e il conseguente equo indennizzo, laddove il surmenage psichico e fisico cui si è trovato esposto il lavoratore ha assunto il ruolo di concausa diretta e preponderante dell’infarto.- Detta condizione lavorativa risulta imputabile a scelte organizzative adottate dalla pubblica amministrazione che per far fronte alla notevole mole di lavoro da smaltire ha imposto carichi e ritmi eccedenti i limiti contrattuali e legali.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE LAVORO, SENTENZA N. 14564 DEL 12 GIUGNO 2017

(Licenziamento individuale – Giusta causa – Direttore filiale – Trasferimento conti corrente presso altra filiale – Assenza di consenso)

Sussiste il licenziamento per giusta causa del direttore di filiale che, violando la disciplina interna, trasferisce, senza il consenso dei clienti, i conti corrente presso un’altra succursale. Ai fini della sanzione espulsiva conta la qualifica rivestita dal dipendente che, si presume, sia a conoscenza delle disposizioni aziendali.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. iii, SENTENZA N. 14618 DEL 13 GIUGNO 2017

(Colpa professionale – Compravendita immobiliare – Immobile rilevatosi privo di abitabilità – Responsabilità dell’ufficiale rogante)

Deve escludersi la responsabilità del notaio in quanto ufficiale rogante della compravendita laddove l’immobile si rivela privo dell’abitabilità, dovendosi ritenere che il dovere di consiglio relativamente alle scelte tecnico-giuridiche proprie della professione intellettuale, è certamente rilevante ma non al punto da poter ipotizzare che il notaio si sostituisca ad un tecnico con competenze ingegneristiche per valutare autonomamente se l’immobile sia o meno abitabile.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. V, SENTENZA N. 29908 DEL 15 GIUGNO 2017

(Opposizione a richiesta archiviazione Pm – Tardiva)

L’opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione proposta oltre il termine di dieci giorni dalla notifica dell’avviso della richiesta non ne determina l’inammissibilità e non esonera, quindi, il giudice che nel frattempo non abbia già provveduto, dal valutarla.

CASSAZIONE PENALE, SEZIONE ii, sentenza N. 30297 del 16 GIUGNO 2017

(Condominio – Costituzione di parte civile – Deliberata dall’assemblea)

Se l’amministratore del condominio può esercitare nel giudizio penale l’azione civile per il risarcimento dei danni subiti dal condominio, nulla esclude che tale azione possa essere esercitata direttamente dall’assemblea condominiale. Diversamente opinando, si dovrebbe concludere che l’amministratore del condominio potrebbe addirittura  impedire di intraprendere un’azione giudiziaria, voluta e decisa dall’assemblea dei condomini; ma ciò sarebbe in evidente contrasto con il dovere dell’amministratore, ex articolo 1130 del c.c., di eseguire le deliberazioni dell’assemblea del condominio, la quale può anche deliberare di promuovere una lite o di resistere ad una domanda. Ne consegue che è ammissibile la costituzione di parte civile del condominio deliberata dall’assemblea condominiale straordinaria.

 CASSAZIONE PENALE, SEZIONE i, sentenza N. 30638 del 19 GIUGNO 2017

(Condanna al pagamento – Istanza di rimessione del debito)

Il giudice, investito della richiesta di remissione del debito per le spese processuali e di mantenimento in carcere del condannato che abbia sofferto un periodo di detenzione, deve operare una valutazione complessiva e con criteri di ragionevolezza delle condizioni economiche del richiedente che tenga conto degli effetti dell’adempimento della pretesa erariale sulle condizioni di vita dell’interessato e sulle conseguenze relative alle finalità costituzionali della detenzione.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE VI-3, ordinanza N. 15342 del 20 GIUGNO 2017

(Inammissibilità in appello – Esposizione del fatto – Indicazione dei motivi di appello – A pena di inammissibilità)

Nel ricorso per cassazione avverso la sentenza di primo grado, proposto ai sensi dell’articolo 348 ter, comma 3, c.p.c., l’onere di indicare i motivi di appello e la motivazione dell’ordinanza ex articolo 348 bis c.p.c. non si pone in contrasto con l’articolo 6 Cedu, in quanto esso è imposto in modo chiaro e prevedibile (risultando da un indirizzo giurisprudenziale di legittimità ormai consolidato), non è eccessivo per il ricorrente e risulta, infine, funzionale al ruolo nomofilattico della Suprema corte, essendo volto alla verifica in ordine alla mancata formazione di un giudicato interno.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE III, ordinanza N. 15176 del 20 GIUGNO 2017

(Custodia – Conduttore – Furto a opera di ignoti – Risarcimento – Condominio e appaltatore – Installazione ponteggi per ristrutturazione edificio)

In caso di furto reso possibile dall’omessa adozione delle necessarie misure di sicurezza in relazione all’impalcatura di proprietà e/o installata dall’appaltatore per effettuare lavori nello stabile condominiale, è da escludere che possa automaticamente affermarsi sussistere a carico del condominio committente, ai sensi dell’art. 2051 c.c., una responsabilità oggettiva o presunta, “da custodia” della struttura, della quale quest’ultimo ha semplicemente consentito l’installazione, laddove si riconosca a carico dello stesso appaltatore (proprietario e/o quanto meno diretto installatore e utilizzatore della predetta struttura) esclusivamente una responsabilità ordinaria per colpa, ai sensi dell’art. 2043 c.c. In una siffatta ipotesi, la responsabilità del condominio committente può essere affermata esclusivamente ai sensi dell’art. 2043 c.c., in concorso con quella dell’appaltatore, per omissione degli obblighi di vigilanza sull’attività di quest’ultimo.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE VI, ordinanza N. 15316 del 20 GIUGNO 2017

(Precetto – Rinnovazione del precetto – Opposizione – Mancata indicazione della data di notifica del titolo esecutivo)

La mancata indicazione della data di notificazione del titolo esecutivo, di per sé, non produce la nullità del precetto laddove, dal contenuto complessivo di esso, sia consentito identificare senza incertezza il titolo esecutivo e la sua avvenuta notifica, precedente alla notifica del precetto stesso, al fine di consentire al debitore esecutato di poter provvedere spontaneamente al pagamento dell’importo precettato (nel caso di specie, il precetto impugnato era stato notificato in rinnovazione di un precedente precetto, e conteneva una precisa indicazione degli estremi della sentenza di condanna sulla base della quale sia il primo che il secondo precetto erano stati intimati, con la precisazione che la sentenza era stata notificata insieme al primo precetto: la mancanza di una esplicita indicazione della data di notifica era pertanto supplibile in quanto essa si poteva evincere dal contesto dell’atto, e da esso si poteva altresì evincere la decorrenza del termine per provvedere allo spontaneo pagamento del debito evitando l’esecuzione).

CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, sentenza N. 30806 del 21 GIUGNO 2017

(Particolare tenuità del fatto)

Non è punibile per la particolare tenuità del fatto chi commette una piccola evasione fiscale per la quale ha già chiesto l’accertamento con adesione.

CASSAZIONE PENALE, Sezioni unite, INFORMATIVA PROVVISORIA 14/2017

Non si applica nei procedimenti ai reati di competenza del giudice di pace la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto. Quando l’imputato ha dichiarato o eletto domicilio, è senz’altro nulla la citazione a giudizio consegnata al difensore di fiducia: non si può infatti ipotizzare una sanatoria se il difensore nel dedurre la nullità, non ha allegato circostanze che impediscono la conoscenza dell’atto da parte dell’imputato. Lo stabiliscono le Sezioni unite della Cassazione con l’informativa provvisoria 14/2017.