Lettera informativa n. 11/18 del 02.02.2018 – NG 1-18

 

 NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE n. 1-2018

 

AGOSTO 2017

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, SENTENZA N. 19145 DELL’1 AGOSTO 2017

(Usucapione – Azione negatoria)

Chi vanta l’acquisto a titolo originario per usucapione può chiederne l’accertamento nei confronti di chiunque contesti il diritto vantandone uno proprio. Il soggetto avente legittimazione passiva rispetto all’azione in giudizio va individuato in relazione alla natura dell’azione stessa, e non già in base al titolo di acquisto del diritto reale: ne consegue che deve essere cassata con rinvio la sentenza di merito che ha statuito l’inammissibilità della domanda di accertamento dell’usucapione di una striscia di terreno in quanto essa andrebbe fatta accertare nei confronti dei proprietari del bene che si ritiene usucapito.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI, ORDINANZA N. 19227 DEL 2 AGOSTO 2017

(Plusvalenza – Cessione terreno edificabile – Controversia su imposta valore patrimoniale definita in via agevolata)

In tema di accertamento delle imposte sui redditi, l’articolo 5, comma 3, del Dlgs. n. 147/15, che, quale norma di interpretazione autentica, ha efficacia retroattiva, esclude che l’Amministrazione finanziaria possa procedere ad accertare, in via induttiva, la plusvalenza patrimoniale realizzata a seguito di cessione di immobile o di azienda solo sulla base del valore dichiarato, accertato o definito ai fini di altra imposta commisurata al valore del bene, posto che la base imponibile ai fini Irpef è data non già dal valore del bene, ma dalla differenza tra i corrispettivi percepiti nel periodo di imposta e il prezzo di acquisto del ben ceduto, aumentato di ogni altro costo inerente al bene medesimo. Il riferimento contenuto nella norma all’imposta di registro e alle imposte ipotecarie e catastali svolge una funzione esemplificativa, finalizzata esclusivamente a sottolineare la ratio della norma incentrata sulla non assimilabilità della differente base impositiva (valore) rispetto a quella prevista per l’Irpef (corrispettivo).

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, ORDINANZA N. 19339 DEL 3 AGOSTO 2017

(Clausola compromissoria genericamente riferita alle controversie nascenti dal contratto – Interpretazione – Riferimento esclusivo alle sole controversie contrattuali)

La clausola compromissoria riferita genericamente alle controversie nascenti dal contratto cui essa inerisce va interpretata, in mancanza di espressa volontà contraria, nel senso che rientrano nella competenza arbitrale tutte e solo le controversie aventi titolo nel contratto medesimo, con conseguente esclusione delle liti rispetto alle quali quel contratto si configura esclusivamente come presupposto storico, e quindi, delle domande di responsabilità aquiliana.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, SENTENZA N. 20216 DEL 21 AGOSTO 2017

(Trasferimento di proprietà con riserva – Cortile)

È nulla la clausola contrattuale che riserva al venditore di una casa al piano terra la comproprietà con il condominio del cortile.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, ORDINANZA N. 20246 DEL 22 AGOSTO 2017

(Tempo determinato – Contratto di fornitura vago – Apposizione del termine)

L’utilizzatore è tenuto ad assumere a tempo indeterminato il lavoratore nel caso in cui il contratto di fornitura contenga una causale generica circa la necessità di apporre un termine al contratto.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. VI, SENTENZA N. 39350 DEL 22 AGOSTO 2017

(Peculato – Imprenditore privato che si appropria di fondi pubblici)

Il legale rappresentante della società che si appropria delle somme erogate dalla UE a mezzo della Regione, al fine di realizzare finalità di natura economico-sociale della cittadinanza, di cui abbia la disponibilità in ragione del pubblico servizio svolto, commette il delitto di peculato in quanto si comporta uti dominus rispetto a somme a tutti gli effetti di pertinenza dell’amministrazione, funzionali al perseguimento di un pubblico interesse.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, ORDINANZA N. 20283 DEL 23 AGOSTO 2017

(Spese sostenute sull’immobile in comunione – Senza consenso del comproprietario)

Il coniuge che ha sostenuto delle spese sull’immobile in comunione, spese antecedenti e posteriori alla separazione, non incassa il rimborso se non dimostra di aver avuto il consenso dell’ex. Ha diritto all’indennizzo solo quando gli esborsi sono stati fatti per lavori urgenti e improcrastinabili.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 39469 DEL 28 AGOSTO 2017

(Violenza sessuale – Esimente putativa del consenso – Reati sessuali consumati)

Deve ritenersi che l’esimente putativa del consenso dell’avente diritto sia configurabile in astratto nel delitto di violenza sessuale e si applichi ai reati sessuali anche consumati, in quanto l’errore sull’esistenza del consenso palesemente non è un errore di diritto, bensì un errore su un elemento fattuale necessario a costituire il reato.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 39449 DEL 28 AGOSTO 2017

(Datore – Violazione a disposizioni su igiene e sicurezza – Ammenda – Oblazione amministrativa dell’ente)

Il pagamento della sanzione amministrativa effettuato ai sensi dell’art. 24 d.lgs. 19 dicembre 1994, n. 758 dal legale rappresentante della società riverbera l’effetto estintivo anche a favore del dipendente-contravventore che abbia operato come persona fisica all’interno dell’azienda sottolineando la rilevanza, ai fini estintivi della contravvenzione, dei dati obiettivi della eliminazione delle violazioni e del pagamento della somma stabilita ai sensi della disposizione citata.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. I, SENTENZA N. 39443 DEL 28 AGOSTO 2017

(Impedito controllo – Azione dell’amministratore)

L’amministratore che trasmette al socio una contabilità incompleta non commette reato. Infatti, l’impedito controllo si configura soltanto in caso di falsificazioni o raggiri dei documenti che rappresentano la gestione patrimoniale dell’azienda.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 39455 DEL 28 AGOSTO 2017

(Estinzione del reato – Esito positivo della messa alla prova – Demolizione delle opere abusive)

Deve essere rigettato il ricorso proposto dal procuratore generale presso la Corte d’appello nella parte in cui, dopo aver dichiarato estinti i reati edilizi ascritti all’imputato per esito positivo della messa alla prova, ha omesso di disporre la demolizione delle opere abusivamente realizzate dovendosi osservare che il giudice non può disporla in assenza di una sentenza di condanna e che la corretta applicazione, da parte del giudice, della sospensione del processo con messa alla prova passa, doverosamente, per la preventiva verifica della avvenuta effettuazione, da parte dell’imputato, di condotte atte a ripristinare l’assetto urbanistico violato con l’abuso, o mediante la sua piena e integrale demolizione ovvero mediante la sua riconduzione, ove possibile, alla legalità attraverso il rilascio di un legittimo (e dunque non condizionabile all’esecuzione di futuri interventi) titolo abilitativo in sanatoria.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 2, SENTENZA N. 20478 DEL 28 AGOSTO 2017

(Consulente tecnico d’ufficio – Giudizio ormai definito – Liquidazione del compenso)

Una volta che ha definito il giudizio e regolato con sentenza l’onere delle spese processuali, il giudice non ha più il potere di provvedere alla liquidazione dei compensi in favore del consulente tecnico d’ufficio: ne consegue che quest’ultimo, senza che possa ravvisarsi alcuna lesione del suo diritto ad ottenere il compenso per la propria prestazione, può agire in via sussidiaria e ordinaria nei confronti delle parti dopo la conclusione del giudizio nel quale ha prestato la sua opera, ma non può pretendere la liquidazione dal giudice della causa.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – t, ORDINANZA N. 20503 DEL 29 AGOSTO 2017

(Tassa automobilistica – Prescrizione triennale – Anche in caso di mancata impugnazione della cartella di pagamento)

La tassa automobilistica si prescrive in tre anni anche quando il contribuente non ha impugnato la cartella di pagamento.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. I, SENTENZA N. 39574 DEL 30 AGOSTO 2017

(Peculato – Messa alla prova – Reato grave)

Attraverso la misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova al servizio sociale, l’ordinamento ha inteso attuare una forma dell’esecuzione della pena esterna al carcere nei confronti di condannati per i quali, alla luce dell’osservazione della personalità e di altre acquisizioni ed elementi di conoscenza, sia possibile formulare una ragionevole prognosi di completo reinserimento sociale all’esito della misura alternativa (nel caso di specie, il Tribunale di Sorveglianza ha ritenuto che non potesse essere accolta l’istanza di affidamento in prova al servizio sociale motivando la propria decisione con esclusivo riferimento alla gravità del delitto commesso ed alla circostanza che il condannato non avesse risarcito il danno alle parti lese. In questo ambito, tuttavia, numerosi sono gli altri fattori da valutare per giungere al giudizio prognostico cui prima si è fatto cenno: l’assenza di nuove denunzie, il ripudio delle condotte devianti del passato, l’adesione alle ragioni più profonde di valori socialmente condivisi, l’attaccamento al contesto familiare, la condotta di vita attuale, la congruità della condanna e l’eventuale buona prospettiva risocializzante).

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, ORDINANZA N. 20541 DEL 30 AGOSTO 2017

(Vendita immobiliare – Proposta irrevocabile di acquisto e contratto definitivo – Diversità di prezzo)

Deve essere annullata con rinvio la sentenza di merito che deduce la sussistenza di un accordo simulatorio in ordine al prezzo dichiarato nell’atto di vendita immobiliare dalla mera circostanza che nella precedente proposta irrevocabile di acquisto era indicato un prezzo diverso dovendosi osservare che il contratto definitivo che segue al preliminare diventa l’unica fonte dei diritti e delle obbligazioni inerenti il negozio e che la proposta irrevocabile di acquisto, in quanto precedente e non coeva all’atto definitivo, non può fungere da controdichiar