Lettera informativa n. 29/19 del 20.02.2019 – NG 5-19

 

NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE n. 5-2019

 

DICEMBRE 2018 (I)

 

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, SENTENZA N. 31186 DEL 3 DICEMBRE 2018

(Società di capitale – Socio – Erogazioni in conto futuro aumento di capitale)

In tema di società di capitale deve ritenersi che se le erogazioni in conto futuro aumento di capitale da parte del socio sono state risolutivamente condizionate alla deliberazione di aumento da assumere entro un certo termine e invece poi quell’aumento di capitale non è stato deliberato dall’assemblea, è corretto inferire l’insorgenza dell’obbligazione restitutoria in capo alla società percipiente.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, ORDINANZA N. 31233 DEL 4 DICEMBRE 2018

(Progettazione e direzione opere di costruzione di un immobile – Negligente adempimento – Danno da mancata disponibilità dell’immobile)

Nel caso di ritardo nella consegna di immobile conseguente all’inadempimento di incarico d’opera professionale (progettazione e direzione dei lavori di costruzione), il danno subito dal proprietario non può ritenersi sussistente in re ipsa, atteso che tale concetto giunge ad identificare il danno risarcibile con la lesione della pretesa creditoria ed a configurare un vero e proprio danno punitivo, per il quale non vi è copertura normativa, ponendosi così in contrasto sia con l’insegnamento delle Sezioni unite della Suprema corte (sentenza 26972/08), secondo il quale quel che rileva ai fini risarcitori è il danno-conseguenza, che deve essere allegato e provato, sia con l’ulteriore e più recente intervento nomofilattico (sentenza 16601/17), che ha riconosciuto la compatibilità del danno punitivo con l’ordinamento solo nel caso di espressa sua previsione normativa, in applicazione dell’articolo 23 della Costituzione. Ne consegue che il danneggiato che ne chieda in giudizio il risarcimento è tenuto a provare di aver subito un’effettiva lesione del proprio patrimonio per non aver potuto locare ovvero per aver perso l’occasione di venderlo a prezzo conveniente o per aver sofferto altre situazioni pregiudizievoli, con valutazione rimessa al giudice del merito, che può al riguardo avvalersi di presunzioni gravi, precise e concordanti, sulla base però di elementi indiziari (da allegare e provare da parte del preteso danneggiato) diversi dalla mera mancata disponibilità o godimento del bene, che possano sorreggere il convincimento sia dell’esistenza di tale danno-conseguenza, sia del suo collegamento causale con l’evento lesivo.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, SENTENZA N. 31235 DEL 4 DICEMBRE 2018

(Danno permanente da incapacità di lavoro – Patito da un minore – Coefficiente di minorazione per la capitalizzazione anticipata)

La liquidazione del danno permanente da incapacità di lavoro, patito da un fanciullo, deve avvenire dapprima moltiplicando il reddito annuo, che si presume sarà perduto, per un coefficiente di capitalizzazione corrispondente alla presumibile età in cui il danneggiato avrebbe iniziato a produrre reddito; e poi riducendo il risultato così ottenuto attraverso la moltiplicazione di esso per un coefficiente di minorazione, corrispondente al numero di anni con cui la liquidazione viene anticipata, rispetto ai momento di presumibile inizio, da parte della vittima, dell’attività lavorativa.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 2, ORDINANZA N. 31251 DEL 4 DICEMBRE 2018

(Notifica del solo atto di appello – Decorrenza per il destinatario del termine breve per impugnare)

La notifica del solo appello non fa decorrere per il destinatario il termine breve di impugnazione. La comunicazione dell’atto, infatti, non è idonea a rendere edotta la controparte del complessivo tenore della sentenza a cui fa riferimento.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. TRIBUTARIA, ORDINANZA N. 31278 DEL 4 DICEMBRE 2018

(Controversie di valore ad euro 1.033,00 – Esenzione generalizzata)

Deve ritenersi che l’esenzione prevista dall’articolo 46 della legge 374/91, istitutiva del giudice di pace, sia generalizzata in deroga al disposto dell’articolo 37 del dpr 131/86, al punto da escludere dal pagamento dell’imposta di registro tutte le sentenze adottate nelle procedure giudiziarie di valore inferiore ad euro 1.033,00, indipendentemente dal grado di giudizio e dall’ufficio giudiziario adito.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, ORDINANZA N. 31345 DEL 4 DICEMBRE 2018

(Eccezione di prescrizione – Proponibilità in appello)

L’eccezione di prescrizione dei contributi previdenziali non rientra fra quelle la cui proposizione per la prima volta in appello è vietata dall’articolo 437 c.p.c.: il divieto di nuove eccezioni in appello, di cui all’articolo 345 c.p.c. e specificamente all’articolo 437, comma 2 c.p.c. per il rito del lavoro, concerne soltanto l’eccezione in senso proprio relativa a fatti impeditivi, modificativi o estintivi del diritto fatti valere in giudizio, non rilevabili d’ufficio e non può quindi inerire all’eccezione di prescrizione in discorso.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, SENTENZA N. 31474 DEL 5 DICEMBRE 2018

(Posta elettronica certificata – Pluralità di messaggi – Invii strettamente consecutivi)

Nei procedimenti che iniziano con ricorso, ove la costituzione avvenga mediante l’invio di un messaggio di posta elettronica certificata eccedente la dimensione massima stabilita nelle relative specifiche tecniche, il deposito degli atti o dei documenti può avvenire mediante gli invii di più messaggi di posta elettronica certificata a patto che gli stessi siano coevi al deposito del ricorso ed eseguiti entro la fine del giorno di scadenza.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. V, SENTENZA N. 31590 DEL 6 DICEMBRE 2018

(Iscrizione ipotecaria iscritta dal fisco – Sul fondo patrimoniale – Contribuente tassista – Cartelle di pagamento relative a violazioni al codice della strada)

E’ legittima l’ipoteca iscritta dal fisco sui beni del fondo patrimoniale del tassista se le cartelle di pagamento riguardano violazioni al codice della strada. I debiti, infatti, non possono considerarsi estranei ai bisogni della famiglia perché legati all’attività lavorativa del contribuente.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, ORDINANZA N. 31549 DEL 6 DICEMBRE 2018

(Morte da fatto illecito – Danni patrimoniali futuri – Coniuge superstite)

I danni patrimoniali futuri risarcibili sofferti dal coniuge di persona deceduta a seguito di fatto illecito, ravvisabili nella perdita di quei contributi patrimoniali o di quelle utilità economiche che, sia in relazione ai precetti normativi (articoli 143, 433 c.c.) che per la pratica di vita improntata a regole etico-sociali di solidarietà e di costume, il defunto avrebbe presumibilmente apportato, assumono l’aspetto del lucro cessante, ed il relativo risarcimento è collegato ad un sistema presuntivo a più incognite, costituite dal futuro rapporto economico tra i coniugi e dal reddito presumibile del defunto, ed in particolare dalla parte di esso che sarebbe stata destinata al coniuge. La prova del danno è raggiunta quando, alla stregua di una valutazione compiuta sulla scorta dei dati ricavabili dal notorio e dalla comune esperienza, messi in relazione alle circostanze del caso concreto, risulti che il defunto avrebbe destinato una parte del proprio reddito alle necessità del coniuge o avrebbe apportato al medesimo utilità economiche anche senza che ne avesse bisogno.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. TRIBUTARIA, ORDINANZA N. 31603 DEL 6 DICEMBRE 2018

(Prima casa – Trasferimento di immobile in virtù di accordi di separazione – Agevolazioni)

Sussiste il diritto alle agevolazioni sulla prima casa anche quando l’immobile viene trasferito in virtù degli accordi in vista della separazione.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. TRIBUTARIA, ORDINANZA N. 31706 DEL 7 DICEMBRE 2018

(Credito – Compensazione – Eccedenza dai limiti)

In tema di Iva, il superamento del limite massimo dei crediti d’imposta compensabili equivale al mancato versamento di parte del tributo alle scadenze previste, con la conseguenza che, ove il contribuente voglia validamente beneficiare del ravvedimento operoso di cui all’articolo 13 del Dlgs. n. 472/97, deve necessariamente corrispondere, oltre alla sanzione indicata dalla predetta disposizione, anche l’eccedenza d’imposta non compensabile.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 54693 DEL 7 DICEMBRE 2018

(Doppia conforme di assoluzione – Ricorso del pm – Vizio di motivazione)

Dopo le modifiche apportate dalla legge 103/17 all’articolo 608 c.p.p., nel caso di una cosiddetta “doppia conforme” di assoluzione, non è più consentito al pubblico ministero di muovere censure alla motivazione della sentenza, potendo ricorrere per cassazione soltanto per (le altre ipotesi di) violazione di legge.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. I, SENTENZA N. 54841 DEL 7 DICEMBRE 2018

(Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità – Ordinanza contingibile e urgente – Emessa dal dirigente e non dal sindaco del Comune)

L’ordinanza contingibile e urgente emessa dal dirigente dell’ufficio tecnico del Comune è illegittima per incompetenza funzionale dal momento che può essere soltanto il sindaco ad emetterla: ne consegue che per effetto della disapplicazione del provvedimento deve dichiararsi che il reato di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità non sussiste, con conseguente annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 1, ORDINANZA N. 31825 DEL 10 DICEMBRE 2018

(Dichiarazione di fallimento – Requisiti dimensionali – Ricavi dovuti alla gestione ordinaria)

Ai fini del fallimento le dimensioni dell’impresa si calcolano in relazione ai soli ricavi lordi collegati alla gestione ordinaria. Ne restano esclusi i proventi finanziari, quelli straordinari e le rivalutazioni.

 CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, SENTENZA N. 31872 DEL 10 DICEMBRE 2018

(Licenziamento collettivo – Individuazione dei licenziandi – Criterio di alta specializzazione)

Deve essere annullata con rinvio la sentenza di appello che dichiara illegittimo il licenziamento del lavoratore adottato nell’ambito della procedura collettiva sul rilievo della genericità del criterio dell’alta specializzazione e applica i criteri legali dell’anzianità di servizio e dei carichi familiari, dovendosi ritenere che l’accordo sindacale raggiunto legittimamente contiene i criteri di scelta più idonei nella specifica realtà aziendale al fine della migliore individuazione dei licenziandi, prevalendo tali criteri su quelli di legge.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, ORDINANZA N. 31902 DEL 10 DICEMBRE 2018

(Affido condiviso – Tempo di collocazione del minore – Parità fra i genitori)

Il principio di bigenitorialità si traduce nel diritto di ciascun genitore a essere presente in maniera significativa nella vita del figlio nel reciproco interesse, ma ciò non comporta l’applicazione di una proporzione matematica in termini di parità dei tempi di frequentazione del minore, in quanto l’esercizio del diritto deve essere armonizzato in concreto con le complessive esigenze di vita del figlio e dell’altro genitore. Ciò anche perché in tema di affidamento dei figli minori, il giudizio prognostico che il giudice, nell’esclusivo interesse morale e materiale della prole, deve operare circa le capacità dei genitori di crescere ed educare il figlio nella nuova situazione determinata dalla disgregazione dell’unione, va formulato tenendo conto, in base ad elementi concreti, del modo in cui i genitori hanno precedentemente svolto i propri compiti, delle rispettive capacità di relazione affettiva, attenzione, comprensione, educazione e disponibilità a un rapporto assiduo, nonché della personalità del genitore, delle sue consuetudini di vita e dell’ambiente sociale e familiare che è in grado di offrire al minore, fermo restando, in ogni caso il rispetto del principio della bigenitorialità, da intendersi quale presenza comune dei genitori nella vita del figlio, idonea a garantirgli una stabile consuetudine di vita e salde relazioni affettive con entrambi, i quali hanno il dovere di cooperare nella sua assistenza, educazione ed istruzione.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, ORDINANZA N. 31966 DELL’11 DICEMBRE 2018

(Intervento chirurgico – Protesi malfunzionante – Componente dell’equipe)

Dal professionista che faccia parte sia pure in posizione di minor rilievo di una equipe si pretende, pur sempre, una partecipazione all’intervento chirurgico non da mero spettatore ma consapevole e informata, in modo che egli possa dare il suo apporto professionale non solo in relazione alla materiale esecuzione della operazione, ma anche in riferimento al rispetto delle regole di diligenza e prudenza ed alla adozione delle particolari precauzioni imposte dalla condizione specifica del paziente che si sta per operare. Ne consegue che non si può escludere la responsabilità del componente dell’equipe se non dimostra di avere adottato tutti gli accorgimenti necessari ad accertare che la protesi mal funzionante fosse il prodotto più adatto da impiantare al paziente.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, ORDINANZA N. 31978 DELL’11 DICEMBRE 2018

(Proprietà – Casa comprata dal figlio con i soldi dei genitori – Donazione indiretta del bene)

La casa comprata dal figlio con i soldi dei genitori è esclusa dalla comunione legale. Lo stretto collegamento tra elargizione e acquisto porta a concludere che si è in presenza di una donazione indiretta del bene e non del denaro impiegato.

 CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 55348 DELL’11 DICEMBRE 2018

(Maltrattamenti in famiglia – Mobbing lavorativo – Rapporti sessuali con dipendenti – Rapporto parafamiliarità)

La condizione di subalternità della persona offesa al datore, la frequenza delle occasioni di incontro imposte o casuali, la quotidianità dei rapporti nel corso dell’orario di lavoro possono configurare il mobbing ma non i maltrattamenti in famiglia per i quali è necessario un rapporto di para-familiarità.

 CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, SENTENZA N. 31950 DELL’11 DICEMBRE 2018

(Sinistri stradali – Decesso del coniuge – Danno non patrimoniale – Presunzione semplice)

Il danno di natura non patrimoniale è un danno presunto, dovendosi ordinariamente ritenere sussistente tra stretti congiunti un intenso vincolo affettivo e un progetto di vita in comune e nella normalità dei casi, pertanto, in virtù di tale presunzione, il soggetto danneggiato non ha l’onere di provare di avere effettivamente subito il dedotto danno non patrimoniale. Tale presunzione semplice può, tuttavia, essere superata da elementi di segno contrario, quali la separazione legale o (come nel caso di specie) l’esistenza di una relazione extraconiugale con conseguente nascita di un figlio tre mesi prima della morte del coniuge (relazione extraconiugale che costituisce evidente inadempimento all’obbligo di fedeltà tra coniugi di cui all’articolo 143 c.c.).

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, ORDINANZA N. 31965 DELL’11 DICEMBRE 2018

(Sinistro stradale – Assicuratore del danneggiato – Rappresentanza volontaria dell’assicuratore del responsabile civile – Convenzione Card)

Deve ritenersi ammissibile nella controversia scaturita dal sinistro stradale la costituzione in giudizio dell’assicuratore del danneggiato come rappresentante volontario dell’assicuratore del responsabile civile in base alla convenzione Card. La compagnia mandataria, infatti, agisce a tutela di un diritto della mandante e non in proprio, laddove le conseguenze di un’eventuale sentenza di condanna si produrranno solo nella sfera giuridica della mandante e non si può quindi ritenere che la costituzione nel processo della mandataria pregiudichi il diritto del danneggiato a scegliere il soggetto nei confronti del quale far valere la sua pretesa, in quanto la pronuncia di condanna spiegherebbe comunque i suoi effetti nei confronti del soggetto individuato dal danneggiato.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. VI, SENTENZA N. 55744 DEL 12 DICEMBRE 2018

(Assistenza familiare – Figlio di genitori non sposati – Novella di cui di cui all’articolo 570 bis c.p. – Omesso adempimento degli obblighi di mantenimento)

Alla stregua della lettura sistematica della disposizione di cui all’articolo 570 bis c.p. non può attribuirsi alla fattispecie incriminatrice un ambito applicativo più ristretto rispetto a quello riferibile agli articoli 3 e 4 della legge 56/2006, applicabili anche ai figli di genitori non sposati. Ne consegue che non si applica l’articolo 2, comma 2, c.p., ricorrendo tutti i presupposti fattuali del reato di omesso adempimento degli obblighi di mantenimento in favore del figlio minore, nato da un rapporto di convivenza, obblighi posti a carico dell’imputato dalla sentenza civile del Tribunale.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, SENTENZA N. 55483 DEL 12 DICEMBRE 2018

(Interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire – Violazioni di altezze, distacchi, cubature o superficie coperta – Non eccedenti il 5 per cento delle misure progettuali)

Deve essere cassata con rinvio la sentenza di condanna per abuso edilizio che non si è fatta carico di valutare l’entità delle difformità dal progetto assentito, ai sensi dell’articolo 34 del testo unico dell’edilizia, dovendosi rilevare che ai fini dell’applicazione di cui all’articolo 34 comma 2 ter del dpr 380/01 “Interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire”, non si ha parziale difformità del titolo abilitativo in presenza di violazioni di altezze, distacchi, cubature o superficie coperta che non eccedono, per singola unità immobiliare il 5 per cento delle misure progettuali a seguito del decreto legge 55/2018, convertito con modificazioni, dalla legge 89/2018.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. III, SENTENZA N. 55488 DEL 12 DICEMBRE 2018

(Dichiarazione fraudolenta – Pvc della Finanza – Utilizzabilità delle dichiarazioni acquisite senza garanzie difensive – Udienza preliminare)

Integra la nullità d’ordine generale di cui all’articolo 178, comma primo, lett. c), c.p.p. l’acquisizione, nel corso di attività ispettive o di vigilanza durante il cui svolgersi siano emersi indizi di reato, degli atti necessari ad assicurare le fonti di prova senza l’osservanza delle disposizioni del codice di rito, relative alla fase delle indagini preliminari.- Detta nullità deve essere eccepita prima della pronuncia dei provvedimento che conclude l’udienza preliminare, ovvero, se questa udienza manchi, entro il termine previsto dall’art. 491, comma primo, c.p.p.

CASSAZIONE PENALE, SEZ. II, SENTENZA N. 55430 DEL 12 DICEMBRE 2018

(Truffa processuale – Decreto ingiuntivo – Artificio e raggiro)

La condotta di chi, inducendo in errore il giudice in un processo civile o amministrativo mediante artifici o raggiri, ottenga una decisione favorevole non integra il reato di truffa, per difetto dell’elemento costitutivo dell’atto di disposizione patrimoniale, anche quando è riferita all’emissione di un decreto ingiuntivo, poiché quest’ultima attività costituisce esercizio della funzione giurisdizionale.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, SENTENZA N. 32508 DEL 14 DICEMBRE 2018

(Professionista – Commerciale – Reddito sotto la soglia prevista per l’iscrizione alla Cassa di previdenza professionale – Gestione separata Inps – Iscrizione obbligatoria)
Il dottore commercialista iscritto all’albo professionale ma non alla cassa di previdenza professionale perché non supera i redditi previsti per l’iscrizione obbligatoria, viene iscritto d’ufficio dall’Inps alla gestione separata e deve pagare i contributi per il lavoro autonomo svolto nell’anno, dovendosi ritenere che la contribuzione integrativa, in quanto non correlata all’obbligo di iscrizione alla cassa professionale, ed a prescindere dalla individuazione della funzione assolta all’interno del sistema di finanziamento delle attività demandate alla cassa professionale, non attribuisce al lavoratore una copertura assicurativa per gli eventi della vecchiaia, dell’invalidità e della morte in favore dei superstiti per cui non può essere rilevante ai fini di escludere l’obbligo di iscrizione alla gestione separata presso l’Inps.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, ORDINANZA N. 32529 DEL 14 DICEMBRE 2018

(Affidamento dei figli – Figlio maggiorenne non economicamente autosufficiente – Rinuncia al mantenimento da parte di quest’ultimo)

Il coniuge affidatario ha diritto al mantenimento per il figlio anche se l’interessato ha rinunciato al contributo. Il genitore, infatti, è titolare di un diritto iure proprio perché l’obbligo di mantenere la prole non cessa con la maggiore età del figlio.

CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, ORDINANZA N. 32524 DEL 14 DICEMBRE 2018

(Crediti legati al pagamento del mantenimento – Sospensione della prescrizione)

La sospensione della prescrizione tra coniugi non opera per i crediti legati all’assegno di mantenimento accordato con la separazione personale. La riluttanza a convenire in giudizio l’ex collegata al timore di turbare l’armonia familiare non è infatti configurabile in caso di crisi ormai conclamata.