Lettera informativa n. 76/15 del  22.04.2015 NG 3-2015

 

NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE n. 3-2015

 

SELEZIONE NOVEMBRE 2014 

 

1) CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI, ORDINANZA N. 23536 DEL 5 NOVEMBRE 2014

(sentenza – notifica dalla cancelleria via PEC – decorrenza del termine per impugnare)

La novella del secondo comma dell’art. 133 cpc, di cui all’art. 45, co. 1, lett. b), del d.l. 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni in legge 11 agosto 2014, n. 114, secondo cui la comunicazione da parte della cancelleria del testo integrale del provvedimento depositato non è idonea a far decorrere i termini per le impugnazioni di cui all’art. 325 cpc, è finalizzata a neutralizzare gli effetti della generalizzazione della modalità telematica della comunicazione, se integrale, di qualunque tipo di provvedimento, ai fini della normale decorrenza del termine breve per le impugnazioni solo in caso di atto di impulso di controparte; la novella stessa non incide peraltro, lasciandole in vigore, sulle norme processuali, derogatorie e speciali (come l’art. 348 – ter, comma terzo, cpc, nella parte in cui fa decorrere il termine ordinario per proporre il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di primo grado dalla comunicazione dell’ordinanza che dichiara l’inammissibilità dell’appello ai sensi dell’art. 348-bis cpc), che ancorino la decorrenza del termine breve di impugnazione alla mera comunicazione di un provvedimento da parte della cancelleria, restando irrilevante che la comunicazione sia integrale o meno.-

 

2) CASSAZIONE CIVILE, SS. UU., SENTENZA N. 23676 DEL 6 NOVEMBRE 2014

(impresa familiare – partecipazione di fatto di un parente alla sas)

L’impresa familiare non si configura per la partecipazione di fatto del parente alla società.- Il regime patrimoniale dell’impresa familiare, che prevede la partecipazione agli utili ed ai beni acquistati con essi, agli incrementi dell’azienda, anche con riferimento all’avviamento, in proporzione alla quantità ed alla qualità del lavoro prestato e non in proporzione alla quota di partecipazione, si pone al di fuori del regime patrimoniale delle società, in cui un diritto agli utili sussiste solo nelle società di persone mentre nessun diritto può essere vantato sui beni acquisiti al patrimonio sociale e tanto meno sugli incrementi aziendali “durante societate”.- A ciò si aggiunga che l’art. 230 bis c.c. è norma di chiusura della regolamentazione del regime patrimoniale della famiglia, avente natura residuale, come si evince dall’incipit della norma: ”salvo che sia configurabile un diverso rapporto”.-

 

3) CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, SENTENZA N. 23669 DEL 6 NOVEMBRE 2014

(giusta causa – giustificato motivo soggettivo – legge 92/2012)

Deve ritenersi che il legislatore della riforma di cui alla legge 92/2012 introduce, nella sostanza, due distinti regimi di tutela per ipotesi di licenziamento per giusta causa o giustificato soggettivo dichiarato illegittimo.- Il primo regime viene in considerazione nelle sole tassative ipotesi in cui il giudice accerti che il fatto che ha dato causa al licenziamento non sussiste, ovvero nel caso in cui ritenga che il fatto rientri nelle condotte punibili con una sanzione conservativa, sulla base delle disposizioni del contratto collettivo applicato, ovvero dei codici disciplinari applicabili alla fattispecie in esame.- Nelle suddette ipotesi continua ad applicarsi la tutela reintegratoria, unitamente a quella risarcitoria, con detraibilità dell’aliunde perceptum e dell’aliunde percipiendum. Il secondo regime, disciplinato dal nuovo comma 5 dell’art. 18 dello statuto dei lavoratori, si applica nelle «altre ipotesi» in cui emerge in giudizio che non vi sono gli estremi integranti la giusta causa o il giustificato motivo soggettivo, con esclusione delle ipotesi di licenziamento adottato in violazione delle regole procedurali previste dall’art. 7 della legge 300/70.- In tale secondo caso – nel quale rientra anche la violazione del requisito della tempestività, che viene considerata elemento costitutivo del diritto di recesso, a differenza del requisito della immediatezza della contestazione, che rientra tra le regole procedurali – è applicabile la sola tutela risarcitoria. Un terzo regime, per il quale vige anche la sola tutela risarcitoria, viene, poi, in considerazione nell’ipotesi di violazione delle regole procedurali previste dall’articolo 7 della legge 300/70.-

 

4) CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, SENTENZA N. 24014 DELL’11 NOVEMBRE 2014

(distanze legali tra fabbricati – servitù – usucapione – immobile abusivo)

In materia di violazione delle distanze legali tra proprietà confinanti, deve ritenersi ammissibile l’acquisto per usucapione di una servitù avente ad oggetto il mantenimento di una costruzione a distanza inferiore a quella fissata dalle norme del codice civile o da quelle dei regolamenti e degli strumenti urbanistici locali, anche nel caso in cui la costruzione sia abusiva, atteso che il difetto della concessione edilizia esaurisce la sua rilevanza nell’ambito del rapporto pubblicistico, senza incidere sui requisiti del possesso ad usucapionem.-

 

5) CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, SENTENZA N. 24159 DEL 12 NOVEMBRE 2014

(concorrenza sleale – scrittura privata)

Deve ritenersi che il patto di non concorrenza in riferimento ad una determinata attività non può precludere in assoluto ad una parte la possibilità di impiegare la propria capacità professionale nel settore economico di riferimento.- La valutazione circa il carattere preclusivo assoluto di ogni attività da parte del patto di non concorrenza costituisce una questione di merito non sindacabile in Cassazione.- La scrittura privata sottoscritta dal socio al momento della cessione delle quote, secondo la quale il cedente si impegna ad astenersi dal fare concorrenza in modo diretto o indiretto alla società per vari settori commerciali tra loro diversificati, costituisce una menomazione della libertà di iniziativa economica tale da costituire violazione dell’articolo 41 della Costituzione.-

 

6) CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, SENTENZA N. 24863 DEL 21 NOVEMBRE 2014

(riconoscimento – minore – audizione)

La legge 219/12, che ha introdotto l’art. 315 bis cc., prevede il diritto del minore ad essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano.- Il decreto legislativo 154/13 ha esteso il diritto ad ulteriori procedure riguardanti i minori (articolo 336, comma 2, cc.; articolo 336 bis cc.; articolo 337octies cc.).- Ne consegue che deve essere annullata la sentenza di merito che abbia autorizzato il richiedente al riconoscimento del figlio minore senza che sia stata disposta l’audizione di quest’ultimo, dovendosi ritenere che la mancata audizione del minore inficia il procedimento.-

 

7) CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI, SENTENZA N. 24838 DEL 21 NOVEMBRE 2014

(immobile – genitore – casa concessa al figlio – esigenze personali del comodante)

La casa concessa in comodato al figlio deve essere restituita alla madre vedova non più in condizione di vivere da sola, in mancanza della prova puntuale da parte dei comodatari che l’uso era stato concesso in previsione del matrimonio.- Nel contratto di comodato la volontà di assoggettare il bene a destinazione d’uso particolarmente gravosa non può essere presunta, ma deve essere positivamente accertata.- Nel dubbio, va adottata la soluzione più favorevole alla cessazione del vincolo, considerato anche il sospetto e il disfavore con cui l’ordinamento considera i trasferimenti gratuiti di beni e di diritti sui beni.-

 

8) CASSAZIONE PENALE, SEZ. IV, SENTENZA N. 47343 DEL 17 NOVEMBRE 2014

(dichiarazione oltre la soglia – casi di irrilevanza)

Può essere ammessa al gratuito patrocinio la parte che, pur dichiarando oltre la soglia prevista dalla legge, ha peggiorato la sua condizione economica, nel breve periodo.-

 

9) CASSAZIONE PENALE, SEZ. VI, SENTENZA N. 47584 DEL 18 NOVEMBRE 2014

(legittimo impedimento – urgente ricovero del figlio – istanza di rinvio udienza)

Non sussiste il legittimo impedimento nel caso in cui il difensore presenti istanza di rinvio dell’udienza per l’immediato ricovero del figlio.-

 

10) CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, SENTENZA N. 24707 DEL 20 NOVEMBRE 2014

(proprietario di appartamenti – attività di affittacamere)

Il regolamento condominiale non può proibire ai proprietari degli appartamenti di esercitare l’attività di bed and breakfast.- L’attività non comporta alcun cambiamento della destinazione d’uso delle unità immobiliari.-

 

11) CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 1, SENTENZA N. 25215 DEL 27 NOVEMBRE 2014

(processo telematico – pec – indicazione nel corpo del ricorso in cassazione)

L’indicazione della Pec nell’intestazione del ricorso e non all’interno, per le sole comunicazioni in cancelleria, non vincola la controparte a notificare l’atto sull’indirizzo di posta elettronica certificata.-

 

12) CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, SENTENZA N. 25153 DEL 26 NOVEMBRE 2014

(compensi avvocati – prescrizione)

Non è idonea ad interrompere la prescrizione la comunicazione del tutto generica dell’avvocato, con la quale lo stesso preannunci l’invio della nota specifica di saldo delle sue complessive spettanze, non essendo possibile ravvisare una inequivocabile esternazione di volontà finalizzata a far valere il proprio diritto.-

 

13) CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI , SENTENZA N. 25308 DEL 28 NOVEMBRE 2014

(forma dell’appello – richiamo alla comparsa conclusionale)

Quando col ricorso per cassazione venga denunciato un vizio attinente all’applicazione dell’art. 342 c.p.c. in ordine alla specificità dei motivi di appello, il giudice di legittimità non deve limitare la propria cognizione all’esame della sufficienza e logicità della motivazione con cui il giudice di merito ha vagliato la questione, ma è investito del potere di esaminare direttamente gli atti e i documenti sui quali il ricorso si fonda.- Pertanto, deve ritenersi assolto l’onere di specificazione dei motivi di appello quando il richiamo alla comparsa conclusionale di primo grado non costituisca un mero richiamo per relationem, ma si sostanzi in una espressa censura delle argomentazioni sulle quali la sentenza impugnata si fonda.-

 

 

A CURA DEL GRUPPO DI LAVORO INFORMATIVE GIURISPRUDENZIALI 2014

(Avv.ti Arcieri Mastromattei Antonella, Cannati Giuseppe, Cavallucci Matteo, Cocco Antonietta, De Lellis Bronislava, Di Luzio Manuela, Francese Teresa, La Gorga Luca, Massari Colavecchi Luigi Angelo, Mimola Gaetano, Pera Anna Maria, Renzetti Francesco)