Lettera informativa n. 91/17 del 14.06.2017 – NG 8-17

 

NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE n. 8 -2017

 MARZO 2017

 

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE VI – 3, ordinanza N. 5261 delL’1 MARZO 2017

(Danni alla vettura sulla carreggiata allagata – Rottura dei tombini – Tribunale ordinario)

Sussiste la competenza del tribunale ordinario sulla causa per danni arrecati all’autovettura dall’allagamento della carreggiata determinato da un nubifragio abbattutosi sulla città, che ha determinato la rottura dei tombini, complice il malfunzionamento delle pompe idrovore.- Deve escludersi la competenza del tribunale regionale delle acque pubbliche, che interviene soltanto nelle controversie che implicano apprezzamenti sulla deliberazione, la progettazione e l’attuazione di opere idrauliche o comunque scelte dalla pubblica amministrazione per tutelare interessi generali correlati al regime delle acque pubbliche, mentre le acque meteoriche non sono annoverabili fra quelle pubbliche, mancando l’attitudine a usi di pubblico generale interesse.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE I, sentenza N. 5509 del 6 marzo 2017

(Mantenimento dei figli – Riduzione in secondo grado – Ripetizione dell’eccesso)

L’ex che riceve, in virtù della sentenza di primo grado, un assegno più alto rispetto a quanto poi stabilito dalla Corte d’Appello non è tenuto a restituire il denaro in eccesso. Infatti, la modifica del contributo in favore della prole decorre dalla sentenza che ha mutato la misura dell’assegno.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE II, ordinanza N. 5532 del 6 mARZO 2017

(Eccesso di velocità – Provvedimento prefettizio – Installazione autovelox – Strada priva delle caratteristiche della strada urbana a scorrimento)

Il provvedimento prefettizio di individuazione delle strade lungo le quali è possibile installare apparecchiature automatiche per il rilevamento della velocità, senza obbligo di fermo immediato del conducente, previsto dall’art. 4 del decreto-legge 20 giugno 2002, n. 121, può includere soltanto le strade del tipo imposto dalla legge mediante rinvio alla classificazione di cui all’art. 2, commi 2 e 3, cod. strada, e non altre.- E’ illegittimo – e può essere disapplicato nel giudizio di opposizione a sanzione amministrativa – il provvedimento prefettizio che abbia autorizzato l’installazione delle suddette apparecchiature in una strada urbana che non abbia le caratteristiche “minime” della “strada urbana di scorrimento”, in base alla definizione recata dal comma 2, lett. D), del citato articolo 2 Cod. strada.

CASSAZIONE PENALE, SEZIONE VI, sentenza N. 10901 del 6 MARZO 2017

(Maltrattamenti in famiglia – Offese – Intento scherzoso e giocoso – Dolo del reato)

Un intento intermittentemente scherzoso o giocoso non esclude certo il dolo del reato di maltrattamenti in famiglia, che si caratterizza per la coscienza e volontà di sottoporre la persona offesa ad una serie di sofferenze fisiche o morali in modo continuato ed abituale, estremo quest’ultimo che appare manifestamente sussistente una volta che si valuti la lunga e dettagliata descrizione delle condotte maltrattanti enunciate nella imputazione e la natura e la “qualità” delle stesse.

CASSAZIONE PENALE, SEZIONE VI, sentenza N. 10953 del 7 MARZO 2017

(Sottrazione minore – Madre che porta il minore all’estero – Cessazione convivenza tra genitori naturali)

La cessazione della convivenza tra i genitori naturali non conduce più alla cessazione dell’esercizio della potestà, perché la potestà genitoriale è esercitata da entrambi i genitori, salva la possibilità per il giudice di attribuire a ciascun genitore il potere di assumere singolarmente decisioni sulle questioni di ordinaria amministrazione. Pertanto, è condannato per sottrazione di minore il genitore naturale che porti con sé il figlio, sottraendolo di fatto, all’altro.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE III, sentenza N. 5605 del 7 marzo 2017

(Sinistro stradale – Danno patrimoniale – Vittima – Amministratore di società – Subentro nella carica da parte della vedova)

Deve escludersi la sussistenza del danno patrimoniale dopo il sinistro stradale laddove la moglie del de cuius gli subentri nella carica di amministratore della società laddove non si verifica una perdita risarcibile in quanto il reddito della vittima resta comunque alla sua famiglia.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE LAVORO, sentenza N. 5693 del 7 MARZO 2017

(Licenziamento – Per giusta causa – Giornalista che inventa una notizia)

Può essere licenziato il giornalista che «inventa ad arte una notizia». Viene infatti meno il vincolo fiduciario con l’editore trattandosi di un lavoro a rilevanza sociale che richiede sempre la pratica di un costante scrupolo professionale.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE I, sentenza N. 5676 del 7 MARZO 2017

(Ascolto del minore – Infradodicenne – Obbligatorietà)

Nell’ambito del giudizio di adozione il magistrato non è tenuto ad ascoltare l’infradodicenne, in assenza di una specifica istanza di parte, né a fornire alcuna motivazione. Al contrario, se sono i genitori biologici a fare richiesta dell’incontro, il giudice dovrà procedere e giustificare la capacità di discernimento del ragazzino.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE III, sentenza N. 5621 del 7 marzo 2017

(Intervento terzo creditore – Intervento adesivo autonomo)

Nell’ipotesi di intervento di un terzo creditore nel giudizio promosso da altro creditore per ottenere la revoca ai sensi dell’articolo 2901 Cc. del medesimo atto dispositivo patrimoniale pregiudizievole delle ragioni creditorie di entrambi (attore e interventore) compiuto in epoca successiva al sorgere dei rispettivi crediti, l’intervento è da reputarsi adesivo autonomo, con la conseguenza che l’interventore ha il diritto di impugnare la sentenza ad esso sfavorevole.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE V, sentenza n. 6195 del 10 marzo 2017

(Rimborso – Società di comodo – Conto fiscale – Operazione di mero incremento patrimoniale – Presunzione d’inoperatività)

Il rimborso Iva eseguito dal concessionario della riscossione nella qualità di gestore del conto fiscale e su istanza della società titolare non preclude all’ufficio finanziario il successivo accertamento circa la natura non operativa della società stessa quale causa ostativa al rimborso ex art. 30 l. n. 724/94. Inoltre, ai fini del rimborso Iva, la società che non abbia raggiunto il minimo di ricavi fissato dall’articolo 30 della legge citata ha l’onere di provare i fatti giustificativi idonei a vincere la presunzione di inoperatività, essendo inidonea allo scopo la prova di un’operazione non produttiva di reddito, bensì di mero incremento patrimoniale.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE vi – 3, ordinanza n. 6369 del 13 marzo 2017

(Giudizio di legittimità – Articolo 380 bis c.p.c. – Novella di cui alla legge 197/16 – Proposta del relatore – Adunanza in camera di consiglio – Decreto presidenziale di fissazione – Notificazione – Posta elettronica certificata – Proposta di definizione del relatore – Indicazione dell’ipotesi prefigurata – Ritualità)

Deve ritenersi rituale la notificazione del decreto presidenziale di fissazione dell’adunanza in camera di consiglio e della proposta di definizione del relatore effettuata per via telematica alla casella di posta elettronica certificata del difensore del ricorrente, anziché presso il domicilio eletto in Roma nello studio dell’avvocato.- Dal 15 febbraio 2016 le comunicazioni delle cancellerie delle sezioni civili della Cassazione sono effettuate per via telematica e la proposta notificata contiene l’indicazione della ipotesi prefigurata («manifesta infondatezza del ricorso»), in conformità di quanto richiesto dal novellato articolo 380 bis c.p.c.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE VI – 3, ordinanza n. 6422 del 13 marzo 2017

(Circolazione stradale – Sinistro – Risarcimento del danno Ricorso ad uno studio di assistenza infortunistica – Possibilità di ricomprendere tale spesa tra le voci di risarcimento)

Qualora il danneggiato abbia fatto ricorso all’assistenza di uno studio di consulenza infortunistica stradale per richiedere il risarcimento del danno al responsabile ed al suo assicuratore, nel successivo giudizio instaurato per ottenere il riconoscimento del danno, la spesa sostenuta per avvalersi di detta assistenza non può essere esclusa per il fatto che l’intervento dell’agenzia non abbia fatto recedere l’assicuratore dalla posizione assunta in ordine all’aspetto della vicenda che era stata oggetto di assistenza in sede stragiudiziale, ma va valutata considerando se la spesa sia stata necessitata e giustificata in funzione dell’attività di esercizio stragiudiziale del diritto al risarcimento.

CASSAZIONE penale, SEZIONE vi, sentenza n. 11952 del 13 marzo 2017

(Mancata esecuzione dolosa di provvedimento del giudice – Provvedimento d’urgenza)

Il mero rifiuto di ottemperare ai provvedimenti giudiziali previsti dall’articolo 388, comma secondo, c.p. non costituisce comportamento elusivo penalmente rilevante, a meno che l’obbligo imposto non sia coattivamente ineseguibile, richiedendo la sua attuazione la necessaria collaborazione dell’obbligato.- Ne consegue che integra il reato di mancata esecuzione dolosa del provvedimento del giudice la condotta del presidente della spa che impedisce alla controparte di eseguire la prestazione dovuta dopo che quest’ultima ha ottenuto in via d’urgenza un provvedimento ex articolo 700 c.p.c. che impone di dare esecuzione ai contratti conclusi fino a naturale scadenza.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE II, ordinanza n. 6518 del 14 marzo 2017

(Telematico – Notifica di ricorso via Pec fra difensori – Senza firma digitale – Validità)

E’ valida la notifica del ricorso via Pec dal difensore alla controparte anche senza firma digitale. Infatti la relata non necessita della sottoscrizione a pena di nullità.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE vi – 2, ordinanza n. 6652 del 15 marzo 2017

(Facciata – Balcone – Delibera – Lavori alla soletta e alla pavimentazione)

Deve ritenersi che, poiché l’assemblea condominiale non può validamente assumere decisioni che riguardino i singoli condomini nell’ambito dei beni di loro proprietà esclusiva, salvo che non si riflettano sull’adeguato uso delle cose comuni, nel caso di lavori di manutenzione di balconi di proprietà esclusiva degli appartamenti che vi accedono, è valida la deliberazione assembleare che provveda al rifacimento degli eventuali elementi decorativi o cromatici, che si armonizzano con il prospetto del fabbricato, mentre è nulla quella che disponga in ordine al rifacimento della pavimentazione o della soletta dei balconi, che rimangono a carico dei titolari degli appartamenti che vi accedono.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONi unite, ordinanza n. 6821 del 15 marzo 2017

(Iscrizione all’albo professionale – Contenzioso – Diritto soggettivo – Giurisdizione ordinaria)

Deve ritenersi che il rapporto tra colui che aspira all’iscrizione all’albo professionale e l’ordine preposto alla tenuta dell’albo medesimo si identifica con la dicotomia diritto soggettivo-obbligo, anziché con quella interesse legittimo-potere pubblico, laddove l’ordine professionale non ha facoltà di valutare se la chiesta iscrizione corrisponda all’interesse pubblico, ma ha solo il compito di verificare se in realtà l’aspirante sia nel possesso dei requisiti appositamente voluti dalla legge, in quanto tale possesso è condizione necessaria e sufficiente per ottenere l’iscrizione, la quale deve essere disposta se quei requisiti sussistono e deve essere invece negata nel caso contrario.- Ne consegue che va dichiarata la giurisdizione del giudice ordinario sulla controversia relativa al riconoscimento o meno dei titoli stranieri per l’esercizio della professione in Italia.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE vi, ordinanza n. 6784 del 15 marzo 2017

(Domanda di insinuazione al passivo – Con privilegio – Studio associato – Personalità del rapporto d’opera professionale)

La domanda di insinuazione al passivo fallimentare proposta da uno studio associato fa presumere l’esclusione della personalità del rapporto d’opera professionale da cui quel credito è derivato e, dunque, l’insussistenza dei presupposti per il riconoscimento del privilegio ex ad. 2751 bis, n. 2, c.c., salvo che l’istante dimostri che il credito si riferisca ad una prestazione svolta personalmente dal professionista, in via esclusiva o prevalente, e sia di pertinenza dello stesso professionista, pur se formalmente richiesto dall’associazione.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE vi, ordinanza n. 6653 del 15 MARZO 2017

(Servitù di passaggio – Opere eseguite dal proprietario del fondo servente)

Agli effetti dell’art. 1069, comma 3, c.c., allorché il proprietario del fondo servente abbia eseguito su quest’ultimo, sia pure nel proprio interesse, opere necessarie alla conservazione della servitù, le relative spese devono essere sostenute sia dal proprietario del fondo dominante che da quello del fondo servente in proporzione dei rispettivi vantaggi.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE II, sentenza N. 6854 16 MARZO 2017

(Giudicato amministrativo sulla legittimità del titolo per costruire – Portata – Controversia tra privati in tema di distanze legali)

La pronuncia del giudice amministrativo, investito della domanda di annullamento della licenza, concessione o permesso di costruire (rilasciati con salvezza dei diritti dei terzi), ha ad oggetto il controllo di legittimità dell’esercizio del potere da parte della pubblica amministrazione ovvero concerne esclusivamente il profilo pubblicistico relativo al rapporto fra il privato e la pubblica amministrazione, sicché non ha efficacia di giudicato nelle controversie tra privati, proprietari di fabbricati vicini, aventi ad oggetto la lesione del diritto di proprietà determinata dalla violazione della normativa in tema di distanze legali, che è posta a tutela non solo di interessi generali ma anche della posizione soggettiva del privato.- Ne consegue che l’eventuale accertamento della legittimità del titolo abilitativo della costruzione da parte del giudice amministrativo non preclude una diversa valutazione della illegittimità della condotta del privato nella controversia intentata da altro privato a tutela del diritto di proprietà.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE VI, ordinanza N. 7010 del 17 MARZO 2017

(Processo di cognizione ordinaria – Spese giudiziali – Legge n. 69/2009)

Nel regime di cui alla legge 18 giugno 2009, n. 69, il giudice di merito, quando declina la competenza con l’ordinanza di cui al primo comma dell’art. 279 c.p.c. nel processo di cognizione ordinaria, o con un provvedimento reso in altro rito, deve provvedere sulle spese giudiziali, in quanto la decisione chiude il processo davanti a lui.- Il riferimento alla sentenza, rimasto nel primo comma dell’art. 91 cod. proc. civ., è da intendere nel senso di provvedimento che chiude il processo davanti al giudice che lo pronuncia.

CASSAZIONE PENALE, SEZIONE V, sentenza N. 13072 del 17 MARZO 2017

(Bancarotta fraudolenta documentale – Fondata sul bilancio)

Il reato di bancarotta fraudolenta documentale non può avere ad oggetto il bilancio, non rientrando quest’ultimo nella nozione di “libri” e “scritture contabili” prevista dalla norma di cui all’articolo 216, comma primo, n. 2, I l.f., laddove la norma ex articolo 2214 c.c. non menziona il bilancio, che serve piuttosto a rappresentare la situazione patrimoniale e finanziaria della società oltre al risultato economico.-

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE VI – 2, ordinanza N. 6975 del 17 MARZO 2017

(Donazione – revocazione per ingratitudine – Ingiuria grave)

Dopo l’archiviazione dell’inchiesta penale a carico dell’uomo per presunte molestie sulla figlia, scaturita da una denuncia della moglie alla vigilia della separazione personale fra i coniugi, denuncia presentata dalla donna per ottenere l’affidamento esclusivo della minore, deve ritenersi legittima la revoca per ingratitudine della donazione indiretta dell’immobile a suo tempo effettuata dal primo in favore della seconda, laddove la condotta complessiva della donataria integra l’ingiuria grave richiesta dall’art. 801 c.c. dal momento che incide sensibilmente sul patrimonio morale del denunziato intaccandone la dignità personale.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONi UNITE, sentenza N. 7075 del 20 MARZO 2017

(Ingiunzione di pagamento europea – Riesame)

In tema di ingiunzione di pagamento europea, il termine per la proposizione del riesame nei casi di cui all’articolo 20, comma 1, del Regolamento (CE) 1896/ 2006, essendo il relativo procedimento disciplinato in Italia dall’articolo 650 c.p.c., si identifica in quello desumibile da tale norma e, dunque, nel termine previsto dall’ordinamento italiano per l’opposizione tempestiva al decreto ingiuntivo, quando non sia iniziata l’esecuzione, ed in quello di cui al terzo comma di tale norma, che costituisce il termine finale, quando l’esecuzione sia iniziata.

CASSAZIONE PENALE, SEZIONE IV, sentenza N. 13497 del 20 MARZO 2017

(Gratuito patrocinio – Per stalking, maltrattamenti in famiglia e abusi sessuali – Dichiarazione sostitutiva)

Per le vittime di stalking, maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali il giudice deve accordare il gratuito patrocinio anche senza la presentazione della dichiarazione sostitutiva attestante il reddito.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONI UNITE, sentenza N. 7155 del 21 MARZO 2017

(Manifesta infondatezza – Inammissibilità)

Quando il procedimento è stato assegnato alla sezione sesta della Suprema corte di cassazione e il consigliere designato nella relazione ha evidenziato la manifesta infondatezza del ricorso alla luce della consolidata giurisprudenza di legittimità, il collegio che aderisce alla proposta di definizione contenuta nella relazione di cui all’articolo 380 bis c.p.c., deve dichiarare l’inammissibilità e non il rigetto del ricorso per cassazione laddove l’articolo 360 bis è una norma-filtro, perché consente di delibare rapidamente ricorsi “inconsistenti”, ma si tratta pur sempre di una “inammissibilità di merito”, compatibile con la garanzia dell’articolo 111, settimo comma, della Costituzione.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE VI, ordinanza N. 7395 del 22 MARZO 2017

(Ristrutturazione della facciata dell’edificio – Spese – Nuovo proprietario)

Spetta al condominio, il quale invochi in giudizio la responsabilità solidale dell’acquirente di un’unità immobiliare per contributi relativi alla conservazione o al godimento delle parti comuni, dare la prova dei fatti costitutivi del proprio credito, fra i quali è certamente compresa l’inerenza della spesa all’anno in corso o a quello precedente al subentro dell’acquirente.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE II, sentenza N. 7309 del 22 marzo 2017

(Avvocato – Diligenza professionale media esigibile – Prova testimoniale)

La responsabilità professionale dell’avvocato, la cui obbligazione è di mezzi e non di risultato, presuppone la violazione del dovere di diligenza, per il quale trova applicazione, in luogo del criterio generale della diligenza del buon padre di famiglia, quello della diligenza professionale media esigibile da commisurare alla natura dell’attività esercitata, non potendo il professionista garantire l’esito comunque favorevole auspicato dal cliente.- Il danno derivante da eventuali sue omissioni in tanto è ravvisabile, in quanto, sulla base di criteri necessariamente probabilistici, si accerti che, senza quell’omissione, il risultato sarebbe stato conseguito, secondo un’indagine istituzionalmente riservata al giudice di merito, non censurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata ed immune da vizi logici e giuridici.- Sussiste, pertanto, il diritto al compenso per il difensore laddove non si riesca a dimostrare che la prova testimoniale non articolata dall’avvocato avrebbe avuto successo.

 

 

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE LAVORO, sentenza N. 7523 del 23 MARZO 2017

(Dimissioni – Violenza morale – Condotta intimidatoria oggettivamente ingiusta)

Le dimissioni rassegnate dal lavoratore sono annullabili per violenza morale ove siano determinate da una condotta intimidatoria, oggettivamente ingiusta, tale da costituire una decisiva coazione psicologica.- Ne consegue che sono valide le dimissioni del dipendente rassegnate sotto la minaccia di un licenziamento per giusta causa e di azione risarcitoria plausibili per la gravità dei fatti commessi dal lavoratore.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE III, sentenza N. 7402 del 24 MARZO 2017

(Domanda – Accoglimento – Motivi esposti nell’atto introduttivo – Omessa riproduzione della parte giustificativa)

È nulla per mancanza sia sotto il profilo formale sia sotto quello sostanziale, la sentenza che dichiari di motivare la decisione di accoglimento della domanda, dicendo che tale accoglimento si giustifica sulla base della lettura dei motivi esposti nell’atto introduttivo della domanda, di non meglio individuati documenti ed atti ad essa allegati e di una consulenza tecnica, senza riprodurre la parte dei detti atti giustificativa della valutazione espressa e senza nemmeno alcuna indicazione della ragione giuridica o fattuale che, in quanto emergente dall’oggetto del rinvio, si è ritenuto di condividere. Tale motivazione non si può dire, mancando tali gradate condizioni, giustificata attraverso attività assertiva per relationem.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONi UNITE, sentenza N. 7759 del 27 MARZO 2017

(Società in house – Procedure seguite per reclutamento personale – Devoluzione al giudice ordinario)

Le procedure seguite dalle società cosiddette in house providing per l’assunzione di personale dipendente sono sottoposte alla giurisdizione del giudice ordinario.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE III, ordinanza N. 7902 del 28 marzo 2017

(Sinistro stradale – Convenuto in qualità di erede del danneggiante – Azione per il risarcimento del danno iure proprio per la perdita del congiunto – Cosa giudicata)

La pronuncia resa in giudizio per il risarcimento del danno da sinistro stradale nel quale la parte risulti convenuta quale erede del danneggiante, deceduto a seguito del sinistro, non è suscettibile di acquistare efficacia di giudicato nel giudizio in cui la stessa parte agisca quale attore per il risarcimento del danno vantato iure proprio nei confronti della medesima controparte dell’altro giudizio.

CASSAZIONE PENALE, SEZIONE iii, sentenza N. 15234 del 28 MARZO 2017

(Reati fiscali – Omesso versamento Iva – Causa di non punibilità art. 131 bis c.p.)

In tema di omesso versamento dell’IVA, la causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto, prevista dall’articolo 131 bis c.p., è applicabile soltanto alla omissione per un ammontare vicinissimo alla soglia di punibilità, fissata a 250.000 euro dall’art. 10-ter d. Lgs. n. 74 del 2000, in considerazione del fatto che il grado di offensività che dà luogo a reato è già stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia di rilevanza penale.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE LAVORO, sentenza N. 8146 del 29 MARZO 2017

(Geometri – Esercizio della professione – Incompatibilità – Verifica – Potere autonomo della Cassa previdenziale)

Deve ritenersi legittima la cancellazione dell’iscritto dalla Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei geometri liberi professionisti nel periodo in cui egli ha intrattenuto un rapporto di pubblico impiego, non competendo esclusivamente al Consiglio dell’Ordine rilevare l’incompatibilità, dovendosi ritenere che l’esercizio legittimo dell’attività professionale costituisce un presupposto di fatto necessario per valutare e riconoscere il periodo di attività svolta ai fini previdenziali.- L’attribuzione in via generale alle Casse di previdenza dei professionisti di potestà pubblicistiche di verifica del legittimo esercizio dell’attività professionale costituisce il pendant dell’onere del professionista di provare, se richiesto, la sussistenza dei presupposti di fatto per il valido instaurarsi del rapporto previdenziale, i quali sono da rinvenirsi non solo nell’esercizio della libera professione in via continuativa, ma nell’esercizio conforme alle norme che disciplinano quest’ultima, a cominciare dall’insussistenza di situazioni d’incompatibilità.