Informativa 22/21 (INFO GIURISPRUDENZA N. 2-21)
Lettera informativa n. 22/21 del 03.03.2021 – NG 2-21
NEWSLETTER GIURISPRUDENZIALE n. 2-2021
FEBBRAIO 2021
- CASSAZIONE PENALE, SEZ. IV, SENTENZA N. 3905 DEL 2 FEBBRAIO 2021 (Emergenza epidemiologica da Covid-19 – Misure restrittive – Luogo di residenza del difensore – Zona rossa – Età avanzata del professionista) Deve essere rigettata l’istanza di rinvio dell’udienza proposta dal difensore dell’imputato durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19 a nulla rilevando che il luogo di residenza del professionista si trovi in una zona rossa, dove sono massime le restrizioni imposte dalle autorità contro il contagio, né l’età avanzata del richiedente, trattandosi di circostanze che non integrano l’assoluto impedimento a comparire, mentre l’articolo 23 del decreto legge 137/20 contempla un’articolata disciplina finalizzata alla realizzazione di un contemperamento tra le esigenze contrapposte di garantire la speditezza del procedimento e di assicurare il cosiddetto «distanziamento sociale» a fini di tutela di tutti i soggetti del processo.
- CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, ORDINANZA N. 2472 DEL 3 FEBBRAIO 2021 (Danno non patrimoniale alla professionalità – Danno emergente – Risarcimento) In tema di dequalificazione professionale, è risarcibile il danno non patrimoniale ogni qual volta si verifichi una grave violazione dei diritti del lavoratore, che costituiscono oggetto di tutela costituzionale, da accertarsi in base alla persistenza del comportamento lesivo, alla durata e alla reiterazione delle situazioni di disagio professionale e personale, all’inerzia del datore di lavoro rispetto alle istanze del prestatore di lavoro, anche a prescindere da uno specifico intento di declassarlo o di svilirne i compiti: ne consegue che tale tipologia del pregiudizio determina la sua appartenenza alla fattispecie del danno emergente – e non di lucro cessante ravvisabile nelle ipotesi di perdita derivante dalla mancata percezione di redditi di cui siano maturati tutti i presupposti – per cui non è considerata reddito soggetto a tassazione.
- CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, ORDINANZA N. 2631 DEL 4 FEBBRAIO 2021 (Convenzione con il cliente – Compenso superiore ai massimi tariffari) In materia di onorari di avvocato deve ritenersi valida la convenzione tra professionista e cliente che stabilisce la misura degli stessi in misura superiore al massimo tariffario vigendo il principio di ammissibilità e validità di convenzioni aventi ad oggetto i compensi dovuti dai clienti agli avvocati, anche con previsione di misure eccedenti quelle previste dalle tariffe forensi, dovendosi ricordare che in tema di compensi spettanti ai prestatori d’opera intellettuale, l’articolo 2233 Cc pone una gerarchia di carattere preferenziale, indicando in primo luogo l’accordo delle parti ed in via soltanto subordinata le tariffe professionali ovvero gli usi e osservare che la misura del compenso dovuta dal cliente al proprio avvocato prescinde dalle statuizioni del giudice contenute nella sentenza che condanna la controparte alle spese e agli onorari di causa e deve essere determinata in base a criteri diversi da quelli che regolano la liquidazione delle spese fra le parti, in ragione del diverso fondamento dell’obbligo di pagamento degli onorari, che riposa, per il cliente, nel contratto di prestazione d’opera, e, per la parte soccombente, nel principio di causalità e dell’inefficacia nei confronti dell’avvocato della sentenza che ha provveduto alla liquidazione delle spese, in quanto non parte del giudizio.
- CASSAZIONE PENALE, SEZ. VI, SENTENZA N. 4677 DEL 5 FEBBRAIO 2021 (Violazione degli obblighi di assistenza familiare – Omesso versamento parziale del mantenimento ai figli) È tenuto a risarcire l’ex chi versa ai figli un mantenimento solo parziale in barba all’assegno fissato dal giudice. L’affidatario ha infatti diritto al ristoro del danno morale. Né può invocare la particolare tenuità del fatto a fronte di somme molto piccole in quanto il reato è abituale.
- CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, ORDINANZA N. 2945 DELL’8 FEBBRAIO 2021 (Interpretazione letterale – Volontà delle parti – Funzionalità alla ricostruzione – Lettera contrattuale nella sua interezza) In tema di contratti, l’operazione ermeneutica rivolta alla lettera del negozio deve dare dimostrazione di aver apprezzato l’intera struttura del testo in analisi e, laddove si focalizzi soltanto su alcune parole, valorizzandole in termini decisivi, deve spiegare perché le stesse, nel procedimento di ricostruzione della volontà dei contraenti, assumano un rilievo preponderante, tale da rendere irrilevanti i termini trascurati, benché presenti all’interno della medesima clausola – ciò soprattutto ove il periodo preso in esame appaia come un’unica convenzione regolante nella sua complessità la fattispecie negoziale e non sia scindibile in parti distinte – mentre lo stravolgimento frutto di un processo ermeneutico frammentato risulta di tutta evidenza in presenza di pattuizioni limitative dell’efficacia del negozio, rispetto alle quali una lettura incompleta non solo non permette di cogliere appieno la volontà dei contraenti, ma soprattutto amplifica o riduce la portata dell’accordo e finisce per alterarne il significato.
- CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 3, ORDINANZA N. 3030 DEL 9 FEBBRAIO 2021 (Incidente stradale – Pedone – Condotta anomala) Si ritiene in tema di sinistri stradali che la condotta anomala del pedone non escluda la responsabilità del conducente qualora tale anomalia fosse prevedibile, come deve ritenersi la condotta dei bambini, specie nel caso in cui il pedone danneggiato aveva all’epoca dei fatti tre anni. Va sottolineato che il combinato disposto degli articoli 140, comma primo, e 191, comma terzo, Cds impone al conducente dello scuolabus di non riprendere la marcia, dopo aver fatto discendere i passeggeri, sino a quando questi ultimi non si siano portati a debita distanza dal mezzo, ovvero non si trovino in condizioni di non interferenza con le manovre del veicolo. Ne consegue che il conducente, resosi conto della presenza del minore nei pressi del veicolo a motore, avrebbe dovuto sospendere la manovra fino alla certezza dell’assenza del bambino di tre anni nei pressi dello scuolabus.
- CASSAZIONE PENALE, SEZ. UNITE, SENTENZA N. 5292 DEL 10 FEBBRAIO 2021 (Emergenza epidemiologica Covid-19 – Giudizi di legittimità – Procedimenti pendenti dinanzi alla Corte di cassazione e pervenuti in cancelleria tra il 9 marzo al 30 giugno 2020 – Sospensione del corso) La sospensione della prescrizione di cui all’articolo 83 comma 3 bis, del decreto legge 18/2020, convertito nella legge 27/2020, opera esclusivamente con riferimento ai procedimenti pendenti dinanzi alla Corte di cassazione e che siano pervenuti alla cancelleria della stessa nel periodo dal 9 marzo al 30 giugno 2020.
- CASSAZIONE CIVILE, SEZ. V, ORDINANZA N. 3456 DELL’11 FEBBRAIO 2021 (Atto notarile – Registrazione – Procedura automatizzata – Riqualificazione dell’atto da parte del fisco) In materia di accertamento, il notaio non è tenuto a versare la maggiore imposta di registro se il fisco riqualifica l’atto. La procedura automatizzata, infatti, non muta la responsabilità del professionista che non si estende ai tributi complementari.
- CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 1, ORDINANZA N. 3767 DEL 12 FEBBRAIO 2021 (Comunione legale – Proventi guadagnati d ciascun coniuge) I proventi guadagnati da ciascun coniuge non entrano automaticamente in comunione nel senso che ciascuno, una volta assolti i doveri di contribuzione ai bisogni della famiglia, può disporne liberamente.
- CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, ORDINANZA N. 3852 DEL 15 FEBBRAIO 2021 (Sacrificio delle aspettative professionali dell’avente diritto) Ha diritto a un assegno di divorzio, intero e senza alcuna decurtazione, la donna che ha sacrificato le proprie aspettative professionali per la famiglia e per favorire la carriera del marito.
- CASSAZIONE CIVILE, SEZ. III, ORDINANZA N. 4424 DEL 18 FEBBRAIO 2021 (Colpa medica – Onere della prova -Causalità materiale – Causalità giuridica) Nel campo medico-sanitario sussistono e sono due i cicli causali da considerare, l’uno relativo all’evento dannoso, a monte, l’altro relativo all’impossibilità di adempiere, a valle. La prova della causalità materiale spetta al creditore-danneggiato e consiste nella prova, anche presuntiva, del rapporto di causa-effetto tra la prestazione professionale e la situazione patologica (di aggravamento o di insorgenza), mentre la prova della causalità giuridica spetta al debitore-danneggiante il quale, ove il creditore abbia assolto al suo onere probatorio, deve dimostrare l’esatto adempimento ai sensi dell’articolo 1176, secondo comma, c.c. oppure l’intervento di una causa esterna, imprevedibile alla stregua dell’ordinaria diligenza di cui all’articolo 1176, comma primo, c.c. ed inevitabile sotto il profilo strettamente oggettivo e causale.
- CASSAZIONE PENALE, SEZ. V, SENTENZA N. 6391 DEL 18 FEBBRAIO 2021 (Misure cautelari reali – Sequestro preventivo – Confisca diretta e per equivalente – Principio di sussidiarietà) Deve essere cassata con rinvio l’ordinanza del tribunale del riesame che ha respinto l’eccezione di sussidiarietà ritenendo che il relativo principio operasse solo con riferimento al sequestro del profitto nei reati tributari e non anche per i reati societari – come ad esempio ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza e false comunicazioni sociali delle società quotate – dovendosi osservare che l’articolo 2641 c.c. condivide la medesima struttura e formulazione di altre norme presenti nel codice penale e nelle leggi speciali in materia e individua due diverse tipologie di confisca: quella “diretta” (misura di sicurezza) del prodotto o del profitto del reato e dei beni utilizzati per commetterlo; quella “per equivalente” (misura a contenuto eminentemente sanzionatorio) per un valore corrispondente a prodotto, profitto, beni strumentali. E sancisce il rapporto di sussidiarietà della confisca di valore (del prodotto, profitto, beni strumentali) rispetto alla confisca diretta che deve essere esperita in via prioritaria.
- CASSAZIONE CIVILE, SEZ. I, ORDINANZA N. 4492 DEL 19 FEBBRAIO 2021 (Comunione – Procedimento di divisione – Giudizio in corso all’entrata in vigore della legge 55/2015 – Condizioni autonome di scioglimento) In materia di comunione legale tra coniugi, la disposizione transitoria di cui all’articolo 3 della legge 55/2015, legge con la quale è stato anche modificato il regime del momento di insorgenza della cessazione della comunione dei beni tra i coniugi, con introduzione del nuovo secondo comma dell’articolo 191 c.c., laddove dispone l’applicazione della novella «ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge», deve essere intesa, incidendo sul termine di prescrizione dell’azione, come non operante per il procedimento di divisione della comunione de residuo che sia già in corso al momento dell’entrata in vigore della riforma 2015, in coerenza con il principio di irretroattività dettato dall’articolo 11 delle preleggi.
- CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI – 3, ORDINANZA N. 4786 DEL 23 FEBBRAIO 2021 (Assicurato – Convenuto in giudizio dal terzo danneggiato – Domanda di garanzia – Assorbimento – Spese di resistenza – Rifusione) La persona che abbia stipulato un’assicurazione contro i rischi della responsabilità civile, se convenuta in giudizio dal terzo danneggiato, ha diritto alla rifusione da parte del proprio assicuratore delle spese sostenute per contrastare la pretesa attorea, sussistendo tale diritto sia nel caso in cui la domanda di garanzia sia accolta sia nel caso in cui resti assorbita, e può essere negato soltanto in due ipotesi: quando manchi o sia inefficace la copertura assicurativa (circostanza che spetta al giudice accertare anche incidentalmente); quando le spese di resistenza sostenute dall’assicurato siano state superflue, eccessive o avventate.
- CASSAZIONE CIVILE, SEZ. UNITE, ORDINANZA N. 4847 DEL 23 FEBBRAIO 2021 (Responsabilità disciplinare – Illegittima proliferazione di giudizi – Di contenuto sostanzialmente sovrapponibile – Compenso richiesto – Manifesta eccessività) Deve ritenersi legittima la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio della professione per mesi due inflitta all’avvocato per la proliferazione di tre giudizi sostanzialmente sovrapponibili per il contenzioso relativo a un sinistro stradale e per la manifesta eccessività del compenso richiesto al cliente rispetto a quanto dovuto.
- CASSAZIONE CIVILE, SEZ. II, ORDINANZA N. 5429 DEL 26 FEBBRAIO 2021 (Avvocati responsabilità professionale – Assistenza legale tributaria – Misura dell’imposta) L’avvocato che segue una causa tributaria ha diritto al compenso calcolato sulla base dell’imposta richiesta dal fisco, anche quando la sua domanda è stata solo parzialmente accolta.